C'è una pianta che non è nè un fiore nè un'erba, ma sopporta vento e pioggia meglio di loro; non è un albero, ma è più forte degli alberi. C'è una cultura nata nella Cina antica, amata anche dai popoli dei vari Paesi del mondo.

Questa pianta si chiama bambù e questa cultura è la cultura del bambù.

Rispetto al lungo fiume della civiltà della nazione cinese, la cultura del bambù è forse solo un suo limpido ruscello. Secondo la leggenda, la sua origine si troverebbe in questo immenso mare di bambù.

Il mare di bambù è un'infinita distesa di bambù ed in realtà la descrizione più pittoresca delle ricche risorse di bambù della Cina.

Secondo ricerche, a sud del Fiume Giallo, lungo il bacino del Fiume Azzurro e nella Cina meridionale e sud-occidentale, vivono oltre 500 tipi di bambù appartenenti ad una settantina di famiglie, che occupano ognuna circa un terzo della quantità totale mondiale. Le foreste di bambù cinesi coprono 4 milioni 400.000 ettari, pari alla metà della superficie continentale della provincia del Zhejiang.

Da migliaia di anni gli abitanti delle terre del bambù costruiscono con questo strade e ponti ed anche in famiglia la materia prima di stoviglie, abbigliamento, casa e mezzi di trasporti è il bambù.

Accompagnata dal bambù, la vita si presenta quieta, libera e semplice, come se si guardasse il mondo con occhi diversi, e il mondo a sua volta diventa più sincero e dolce.

A scaldare davvero il cuore è la storia creata congiuntamente dall'uomo e dal bambù.

"Tagliare bambù per andare a caccia": questa ballata ricorda la più antica storia di una caccia primitiva in cui gli uomini tagliano il bambù rendendolo appuntito per farne lance con cui andare a caccia in montagna.

"Tagliare bambù per andare a caccia": questa ballata pare portarci in quella lontana scena storica.

Ancora oggi possiamo vedere le ombre di case erette con bambù oltre 7000 anni fa, che paiono ricordarci che queste sono un'antica memoria congiunta della nazione cinese.

Questi oggetti intrecciati di bambù usati ancora oggi sono comparsi già 5000 anni fa. Malgrado la grande varietà attuale, la tecnica di intreccio principale non ha superato la creazione dei nostri avi.

Ovunque ci siano dei cinesi, non possono mancare le bacchette. I cinesi utilizzano da millenni la semplice coppia di bacchette, senza mai stancarsi.

A non stancare mai i cinesi sono anche due pietanze. Si dice che queste due pietanze create 2200 anni fa con germogli e funghi del bambù siano passate all'epoca moderna originando 1000 ricette.

La saggezza dei cinesi si dimostra anche nell'utilizzo del bambù. A volte i pezzi di bambù sono minimi, impossibili da afferrare con le bacchette, in altri casi invece, invisibili, sorreggono silenziosamente una civiltà agricola di migliaia di anni, impedendo alle inondazioni di sommergerla.

Nel 253 a.C. terminarono i lavori del progetto idraulico di Dujiangyan, costruito sotto la supervisione di Li Bing, dello Stato di Qin. Nell'arco di oltre 2000 anni, la diga di Dujiangyan non è crollata e la sua capacità di irrigazione e resistenza alle inondazioni non si è ridotta. Dalle prove scientifiche emerge che ciò si deve alla presenza di gabbie di bambù riempite di pietre e sassi.

Queste gabbie intrecciate di bambù sono lunghe decine di metri, con un diametro superiore al metro.

Si dice che queste gabbie di bambù contenenti pietre e sassi riescano a ridurre la velocità della corrente, mentre l' acqua può passare dalle fessure fra le gabbie, garantendo la sicurezza della base della diga.

Il volo nello spazio è sempre stato un sogno dell'umanità; il primo uomo a realizzarlo è stato il cinese Wan Hu, vissuto alla fine del 14° secolo, al tempo della dinastia Ming. Wan Hu, chiamato dagli occidentali "il padre del volo umano", al tempo si legò ad una sedia a cui aveva fissato 47 razzi, reggendo un grande aquilone fra le mani, con l'intento di volare in cielo con l'aiuto della spinta della polvere da sparo; le canne dei razzi erano tutte realizzate in bambù.

Alla fine Wan Hu non riuscì a volare, tuttavia il suo coraggio ha commosso lo scienziato inglese Joseph Needham che ha notato che l'uso del bambù è penetrato in quasi tutti i campi della produzione e vita sociale della Cina antica, deducendone che la civiltà dell'Asia orientale è la civiltà del bambù.

Dall'antichità il bambù viene considerato dai cinesi come rappresentanza della dignità nazionale e una pianta bella? simbolo della felicità e della fortuna. Il bambù è un materiale ideale per la costruzione di case, la fabbricazione di mobili e utensili di vita quotidiana, per l'industria cartaria e la produzione di vari oggetti artistici e artigianali. Gli oggetti artistici e artigianali di bambù uniscono la dignità e lo spirito e vengono per questa ragione collezionati. Secondo gli antenati, il bambù è dotato di carattere "forte, dolce, fedele e dal sentimento di fratellanza", riunendo la psicologia culturale di lealtà, modestia, lungimiranza e magnanimità della nazione cinese e riflettendo il carattere cinese.