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    (GMT+08:00) 2005-04-18 16:34:57    
    L'ultimo imperatore Puyi

    cri
    La vita dell'ultimo imperatore cinese ha suscitato un grande interesse tra i cineasti italiani, e gi hanno da tempo raggiunto l'accordo di cooproduzione italo-cinese per il film televisivo a puntate intitolato appunto l'ultimo imperatore.

    Per farvi conoscerer la vita dell'ultimo imperatore, abbiamo fatto un'itervista al fratello minore dell'ultimo imperatore, Pujie. In una di quelle vecchie case ad un piano, le cosiddette case dai quattro angoli in un quartiere tranquillo di Pechino. Il signor Pujie ci venuto incontro velocemente dal cortile verso la sala degli ospiti: i suoi passi leggeri e rapidi non fanno pensare che si tratti di uomo di alta et. 

    Gli abbiamo chiesto di parlarci degli ultimi anni di vita di Puyi da quando l'ultimo imperatore diventato un comune cittadine della Repubblica. Pu Jie ha detto rievocando il passato: Nei primi anni dopo la liberazione, avevamo trascorso un periodo nell'Ufficio amministrativo dei criminali di guerre a Fushuen, nel Nord-est della Cina. Nonostante fossimo in prigione eravamo trattati abbastanza bene. I dottori dell'Ufficio ci fecero un controllo fisico, potevamo essere visitati quando ci ammalavamo e avevamo anche la possibilit di fare un bagno. Inoltre nei confronti di Pu Yi ed altri pi anziani di et c'era anche un vitto migliore.Ognuno di noi ricevette dall'ufficio lo spazzolino, l'asciugamano ed altre cose di necessit. Ci diedero anche libri e giornali, inoltre c'erano gli scacchi e le carte da gioco. La vita era molto regolare: mezza giornata di studio, due ascolti di trasmissioni delle quali un notiziario e un programma di musica e dell'opera di Pechino. Poi, un'ora e mezza pomeridiana di passeggiata nel cortile. Durante quel periodo di tempo, Pu Yi ha imparato a fare il bucato e fare le scatole di cartone ed altri lavori semplici.

    Nel suo libro 'La prima met della mia vita', Pu Yi ha scritto: Le esperienze e lo studio negli ultimi dieci anni mi hanno aiutato a capire pi in profondit. La vittoria della guerra di resistenza sugli Stati Uniti e di aiuto alla Corea, il riconoscimento delle loro colpe da parte dei criminali di guerra giapponesi, la vittoria cinese in campo diplomatico e la crescita del suo prestigio sul piano internazionale, nonch i cambiamenti riguardanti lo stato, la societ e la nazione, incluso, Il cambiamento della mia famiglia e quello pi piccolo, relativo alla mia costituzione fisica-tutti questi mutamenti e miracoli sono avvenuti sotto la direzioen del partito comunista verso il quale dieci anni fa e la storia dell'ultimo centenario mi dimostrano: quello che ha deciso il destino della storia proprio il popolo prima disprezzato da me. Mi sono reso conto che bisogna essere artefici del proprio destino, ci vuol dire che bisogna diventare una persona che mangia per mezzo del suo lavoro ed utile all'umanit. Solo il destino legato a quello del popolo, un destino migliore.

    Quando nel dicembre del 1959 alla riunione per l'amnistia straordinaria dell'Ufficio amministrativo dei criminali di guerra di Fushuen, stata annunciata la grazia per il 54enne Aisingiolo Puyi dalla Suprema corte popolare della Repubblica popolare cinese, senza nemmeno aspettare che l'annuncio fosse finito di leggere, Puyi era talmente commosso che scoppi in pianto. Non pot trattenersi dal dire fra s: la patria, la mia patria, mi hai trasformato in un uomo......

    Continuando, il signor Pu Jie ha detto: il 9 dicembre 1959 ritornammo a Pechino, nostra citt natale da cui eravamo stati separati da 35 anni. Nel marzo del 1960 Puyi stato assegnato al Giardino botanico di Pechino, appartenente all'Istituto di ricerca botanica dell'Accademia cinese delle scienze, iniziando una nuova vita e dedicando met giornata al lavoro manuale e met allo studio. Sotto l'istruzione dei tecnici, lavorava nelle serre seminando, riproducendo e trapiantando le piante e i fiori. 

    Nel marzo del 1961 terminando una fase preparatoria di lavoro Puyi andato ufficialmente ad occupare un posto in cui poteva servire il popolo. Ha assunto l'incarico di addetto nel Comitato di studio del materiale storico della Conferenza consultiva politica nazionale, diventando un ricercatore storico. Il suo lavoro consisteva presisamente nel sistemare le documentazioni storiche riguardanti l'ultimo periodo della dinastia dei Qing e del Governo formato dai signori della guerra nella Cina settenrionale. Gli autori dei testi erano in maggioranza testimoni o partecipanti agli eventi storici. Puyi ha detto: Da una gran mole di documentazioni e materiali, ossia attraverso il mio lavoro, mi sono reso ancora pi chiaramente conto del mutamento dei tempi.
     
    Il fratello dell'ultimo imperatore Pujie ci ha detto: Sia per il lavoro di giardinaggio che per la sistemazione del materiale, Puyi si interessava moltissimo. Nel tempo libero, cominciava gi a scrivere la sua biografia. A parte ci, aveva anche un grande interesse alla medicina tradizionale cinese e alle erbe medicinali, perch era il salute cagionevole. Il primo maggio del 1962 si sposato con una infermiera di nome Li Shu-xian, creandosi di nuovo una famiglia. Sebbene si fosso sposato parecchie volte quando era imperatore, ha affermato che questo era finalmente un matrimonio vero. La sua vita da allora fu felice.Dalle conversazioni con Pujie, veniamo a sapere altri particolari interessanti. I due fratelli avevano soltanto un anno di differenza. Puyi nato nel 1906, e Pujie nel 1907. Tuttavia all'et di tre anni Puyi divenne imperatore, e i due fratelli non si videro pi. Solo quando Pujie aveva dieci anni, quando gi in cina era stata fondata la repubblica, e le regole della corte non erano pi severe come prima, pot entrare a corte.Pensava che l'imperatore avrebbe dovuto essere un vecchietto con vestito di colore giallo e la corona imperiale sulla testa, e non si aspettava di vedere un bambino come lui. Nonostante avessero la stessa et, non pot chiamarlo fratello mggiore, ma sua maest soltanto arrivati nel 1950 si sono chiamati per la prima volta fratelli.
     
    Nella sua biografia La prima met della mia vita, Puyi ha scritto: sulla magnifica piattaforma della stazione ferroviaria di Pechino, ho visto la quinta sorella che non avevo visto da tre anni e il quarto fratello con cui non ci eravamo pi incontrati per 20 anni. Ho stretto a loro la mano e ho sentitio fratello maggiore. Era un appellativo che durante la prima met della mia vita le mie sorelle e miei fratelli non hanno mai usato. Da questo appellativo ho capito che iniziavo una nuova vita pure nella mia grande famiglia.

    Quando gli abbiamo chiesto degli altri membri della famiglia reale, Puyi ha risposto: Delle undici persone della mia famiglia a parte due fratelli e due sorelle che sono morti, viviamo tutti a pechino. Per vivono e lavorano in varie zone del paese dela seconda generazione, i figli e nipoti e fanno i mestieri pi diversi.
     
    Il signor Pujie ci ha anche detto: nei nostri confronti, il partito comunista cinese e il governo hanno effettuato una politica di educazione e di persuasione, e non il cosiddetto lavaggio di cervello come qualcuno ha detto in occiddetto. In Cina un proverbio dice: Un blocco di ghiaccio di un metro di spessore non fatto dal freddo di una giornata. Le persone come non hanno vissuto tanti anni nella vecchia societ e non sopportano affatto una politica repressiva, soltanto una politica corretta in grando di cambiarci gradualmente. Il Partito e il governo ci hanno trattato con una grande pazienza come se fossimo dei malati.

    Nel suo libro Puyi ha scritto: Il giusto motodo del partito comunista mi ha trasformato in un vero uomo: E suo fratello Pujie ha detto una volta ai giornalisti strinieri: nella storia sia cinese che di altri paesi, ad ogni cambiamento delle dinastie e del potere, l'imperatore rovesciato veniva senz'altro ucciso. Invece per mio fratello maggiore e per noi parenti e familiari c' stato un trattamento umano. Il partito comunista cinese ha trasformato con successo un imperatore in un cittadino, e questo riveste un importante significato nella storia umana.
     
    Il regista italiano Bernardo Bertulucci ha detto: La gente ha sempre biasimato quest'uomo debole e privo di testa definendo come simbolo della dinastia dei Qing, simbolo del tumulto tra la monarchia e la repubblica e simbolo della restaurazione......ma nei suoi ultimi anni di vita, diventato un uomo nouvo e un uomo autentico. Questa poesia dell'umanit. Perci lo sceneggiato televisivo susciter certamente un grande interesse tra le larche masse del pubblico.