Le marionette e le ombre cinesi della compagnia erano accatastate in vecchie casse di legno: i bastoni di legno sono stati rivestiti dei loro colorati costumi ed appesi alla parete, per poi comparire sulla scena, manovrati dalle due donne cantanti. Le ombre cinesi sono realizzate in pelle di bue ed appese per lo spettacolo a due corde, da cui l'operatore le prende secondo le necessit. L'unico artista delle ombre il capo della compagnia Suo Xinyou, in quanto l'arte molto complessa e nessuno per ora in grado di sostituirlo. Di altezza media, un bel viso intelligente dal caldo sorriso, occhi vivaci, Suo Xinyou vive in una semplice casa contadina del villaggio di Xichecun, accanto a due dei suoi figli, ormai sposati. E' contadino, ma il suo cuore per tutta la vita ha battuto solo per la sua arte, quella delle ombre cinesi, che ha coltivato con passione, anche senza praticamente riscontri economici. Mi dicono che si anche attirato un mare di critiche, perch era sempre in tournee mentre a casa c'era bisogno di braccia per i lavori agricoli. Tuttavia la prima moglie, che capiva la sua passione, non si mai lamentata, ma mancata presto, lasciandolo coi figlioletti ancora piccoli. Egli si poi risposato con un'artista dell'opera dello Shanxi, che lo segue sempre nei suoi
spettacoli, ed i due si capiscono perfettamente, vive ndo per la loro arte. Suo Xinyou si cos presentato: mi chiamo Suo Xinyou, ho 72 anni, sono dell'anno del gallo, l'anno zodiacale attuale, ed il mio nome deriva dalla dizione tradizionale del mio anno di nascita, Xinyou. Mio padre era di Luoyang e faceva il falegname, si poi trasferito nel villaggio di Xichecun, dove sono nato e vissuto sinora. Mia madre di Lingbao. Rappresentiamo il teatro delle ombre Daoqing perch una tradizione unica del nostro villaggio di Xichecun. Ho imparato l'arte a 14 anni, nel 1947, non da mio padre, che non la conosceva, ma dal maestro Liu Jincai, seguendo la compagnia del tempo per le campagne ed i monti per ben sette mesi all'anno: allora eravano i benvenuti ovunque, tutti ci richiedevano per le fiere templari, il capodanno lunare e le altre feste tradizionali, oltre alle feste familiari, come compleanni e nozze. Stavano ad ascoltarci fino a tarda notte. Ricordo che in un villaggio di montagna ci hanno richiesto dei bis fino alle tre di notte, e noi li abbiamo concessi, eravamo tutti cos felici, noi artisti e la gente, una cosa impensabile ai nostri tempi, dominati dalla TV e dal cinema che hanno spiazzato la nostra arte antica. Un altro motivo della decadenza che per gli artisti impossibile vivere con i proventi degli spettacoli, personalmente ho insegnato a qualche giovane, compresi i miei figli, ma tutti hanno smesso, il pubblico scarso e gli spettacoli pochi, quindi l'arte in pericolo di perdersi. Attualmente diamo una ventina di spettacoli all'anno, saltuariamente: due anni fa sono stato per sei mesi al passo di Hanguguan per una serie di spettacoli, l'anno precedente alla zona paesaggistica di Luoshi. Sono stato anche a Pechino per le conferenze dell'Istituto di ricerche sull'arte popolare. Abbiamo una troupe che dirigo, la troupe del Teatro delle ombre di Lingbao, e di cui sono l'unico artista delle ombre. Sono registrato a livello statale come erede dell'arte dal 1997. Il Daoqing una caratteristica della nostra zona di Lingbao, esistono anche teatri delle ombre in altre zone legate alla filosofia e religione taoista, ma non sono cos specifici come il nostro, la nostra tradizione locale legata al passaggio di Laozi al passo di Hanguguan.
Il legame del Daoqing col taoismo si esprime nella trama delle vicende, nelle parole e nella musica, tutti di estrazione taoista. I protagonisti delle storie sono gli Otto Immortali della leggenda, otto saggi che hanno raggiunto la prefezione e quindi la vita eterna. Fra questi compaiono spesso Han Xiangzi e Lu Dongbin, oltre a personaggi e vicende del famoso romanzo di epoca Ming "Storia del viaggio in occidente", con gli eventi fantastici del viaggio in India del monaco Xuanzan, in compagnia di una scimmia e di un maiale portentosi.
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