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    Le Antiche Favole Cinesi
    (GMT+08:00) 2004-12-16 21:23:49    
    Le rocce nella cultura cinese
    Li Baoyue

    cri

    I giardini cinesi, diversi da quelli occidentali per concezione filosofica e struttura, esprimono la visione della natura e dell'uomo tipica del nostro paese. Con i loro ponticelli in marmo bianco, le stradine tortuose, i padiglioni e terrazze di varia forma, riproducono l'universo in miniatura, creando una miriade di paesaggi in uno spazio ristretto. Gli intellettuali cinesi del passato in tarda et amavano ritirarsi in giardini di loro creazione, trascorrendovi giorni felici immersi nella contemplazione della natura, nella lettura, nella composizione di poesie, nella pittura e nell'accoglienza degli amici. La letteratura cinese ricca di descrizioni di giardini del genere, come il "Giardino della grande vista" dove ambientato "Il sogno della camera rossa" di Cao Xueqin, un romanzo del 18 secolo considerato un classico in assoluto, come per parte italiana lo sono "I promessi sposi" del Manzoni.

    Una caratteristica particolare dei giardini cinesi la presenza immancabile di collinette al loro interno, tutte rigorosamente realizzate in pietra. Forse i nostri ascoltatori italiani saranno curiosi di saperne di pi in merito, quindi nel programma odierno ho intervistato per voi Meng Zhaozhen, professore dell'universit della Silvicoltura e membro dell'Accademia nazionale di Ingegneria, che ci ha illustrato la storia della passione dei cinesi per le rocce ed il loro utilizzo nei giardini.

    Secondo i documenti storici, il primo cinese a costruire un giardino roccioso fu Yuan Guanhan, vissuto al tempo degli Han occidentali, che realizz collinette artificiali con rocce estratte dai monti. Dalla dinastia Han ai Wei e Jin occidentali e orientali i cinesi veneravano la natura, quindi le colline artificiali dei giardini erano pi grandi delle attuali, imitando l'imponenza dei monti naturali. L'imitazione della natura ha un sicuro rapporto con la filosofia autoctona cinese, ossia il Taoismo, che predica il non intervento (wu wei) accanto alla pratica morale (Tao, la via), che permette di ottenere tutto quanto corretto; in relazione ai giardini questo significa che la mano umana deve intervenire poco, lasciando posto alla natura. La natura lo status pi alto del mondo in quanto deriva direttamente dal Tao originario.

    L'arte cinese dei giardini rocciosi si pu collegare a due motivi: primo, le rocce sono di per s materiali da costruzione, e gli antichi cinesi speravano per loro tramite di conservare nel tempo il loro pensiero, da cui l' incisione di caratteri sulla loro superficie, secondo il detto: l'acqua porta l'uomo lontano, le rocce lo portano al passato. Attualmente in Cina rimangono iscrizioni su pietra di pi di 2000 anni fa, di epoca pre-Qin. Secondo, le rocce hanno una loro forma e bellezza naturali, una bellezza semplice, senza alcun rapporto con la civilt umana. Dopo l'intervento umano, tipo scultura, modellatura ed incisione, ne nasce una bellezza diversa, artistica, per via del contenuto artificiale.

    Il primo ad incidere poesie sulle rocce stato il primo ministro Li Deyu, vissuto in epoca Tang. In seguito sono nati le poesie e i dipinti di paesaggio. Nella pittura gli artisti hanno avuto l'intuizione che non si dovesse unicamente imitare la natura, ma ricrearla in modo originale. Dal punto di vista dei giardini, ne derivava che non era pi necessario innalzarvi veri e propri monti, le collinette bastavano, secondo il detto "un rotolo rappresenta un monte, un cucchiaio l'acqua".

    In epoca Qin comparve un'arte piuttosto completa dei giardini imperiali. Al tempo dei Song del nord, l'imperatore Song Huizong costru il giardino "Geng Yue" nella capitale di allora, l'attuale Kaifeng, che rappresent il culmine dell'arte delle colline artificiali, tuttavia questo and distrutto nelle guerre successive. Per costruire colline enormi, gli artigiani trasportarono lungo il Grande Canale nel nord del paese le rocce del sud del Fiume Azzurro; grazie alle rocce tratte dal fondo del lago Taihu, nella provincia di Jiangsu, il giardino "Geng Yue" acquist un aspetto cos magico che non poteva essere descritto a parole. Chi lo visitava dimenticava di trovarsi nella grande citt di Kaifeng, immaginando di viaggiare nel bel mezzo della natura. I giardini della dinastia Song rimasti fino ad oggi sono rarissimi, tuttavia quelli della dinastia Ming, relativamente pi vicina a noi, sono pi numerosi, come i giardini Yuyuan e Qiuxiapu di Shanghai, che presentano anche molte colline artificiali, chiaramente sotto l'influsso della poesia e pittura di paesaggio.

    Nell' antica Cina non c'era giardino senza una collina artificiale e i ricchi amavano paragonare fra loro le rocce pi strane e pi belle, con la comparsa di molte rocce famose, come la cosiddetta "Giada meravigliosa" del giardino Yuyuan di Shanghai. L'enorme roccia piena di cavit e quando piove si dice che da tutte esca dell' acqua, mentre se vi si inserisce un incenso la fragranza emerge ovunque.

    Nel suo secolare sviluppo, l'arte della costruzione di colline artificiali ha dato origine a molte categorie. Il Professor Meng ha continuato dicendo:

    Generalmente le alture artificiali cinesi si suddividono in due tipi, a roccia singola e a pi rocce che creano una collina. Nel primo caso si deve dare l'impressione di un'unica roccia e non di un monte, mentre nel secondo si vuole davvero ricreare un monte, il tutto considerando la natura come poesia. La natura vera e l'intervento umano un falso, tuttavia a differenza della concezione occidentale che bolla di negativit le riproduzioni, secondo la cultura tradizionale cinese anche il falso un'arte, in quanto esiste il vero solo in contrapposizione al falso, entrambi quindi relativi. Secondo i cinesi, la natura l'unica verit, mentre l'imitazione vi inserisce tutte le emozioni umane, da cui la comparsa di rocce che piangono, che sorridono o che si infuriano, secondo il loro aspetto vivificato dalla fantasia umana.

    Pi concretamente, la posa di rocce singole si pu suddividere in 4 tipi, il primo dei quali si riferisce a esemplari che devono essere separati dagli altri per formare indipendentemente un paesaggio, esprimendo cos al massimo il loro valore. Un buon esempio costituito dall' "Osso della nuvola", posto nella citt di Shaoxing: i cinesi chiamano le rocce "ossa del monte", quindi l'espressione "osso della nuvola " affida l' emozione umana alla roccia.

    La posa di una roccia richiede un'altezza, grandezza e sfondo adatti. Cielo ed alberi possono fare da sfondo; per quanto riguarda l'altezza, se una roccia troppo alta, se ne elimina una parte, se troppo bassa, si installa un piedistallo alla base. Un'altra caratteristica delle colline artificiali dei giardini imperiali che il diritto di una roccia d verso l'interno, affinch gli imperatori potessero ammirarla, mentre il rovescio, normalmente meno bello, d sull'esterno del giardino.

    I giardini imperiali di Pechino offrono molti esempi del genere, come la roccia Qingzhixiu, posta davanti alla Sala della Felice Longevit del Palazzo d'Estate, proveniente dal monte Fangshan alla periferia di Pechino. In merito esiste una storia che il Professor Meng ci ha raccontato:

     la roccia fu scoperta circa 400 anni fa dal funzionario Mi Wanzhong della dinastia Ming, molto noto per il suo amore per le rocce che lo port a percorrere in lungo e in largo il paese alla ricerca degli esemplari migliori per decorare il suo giardino. Un giorno ne scopr una stupenda a Fangshan, davanti alla quale si prostr in ammirazione. Naturalmente volle anche trasportarla nel suo giardino Shaoyuan, parte dell'attuale Universit di Pechino. Arrivato a Liangxiang, alla periferia della citt, molti ministri della corte e letterati accorsero ad ammirare la roccia, ritenendola pari in bellezza ad una certa roccia di epoca Song. Naturalmente venivano anche eclissate le rocce dei giardini imperiali, il che spiacque all'alto funzionario Wei Zhongxian, che gli ordin di offrirla alla corte. Mi Wanzhong rifiut, venne accusato ingiustamente da Wei e alla fine perse il suo incarico.

    Anche se destituito, l'amore di Mi Wanzhong per la roccia non venne meno, in quanto costru apposta una capanna di paglia per proteggerla e vi sistem davanti una guardia, nell'attesa di poterla trasportare un giorno al suo giardino. Dopo la sua morte la roccia venne abbandonata, tuttavia molti letterati rimpiangendo il possessore si recavano spesso a Liangxiang, dove questa si trovava, per commemorarlo con poesie. Dopo pi di un secolo l'imperatore Qing Qianlong pass nella zona e venne informato dal seguito della vicenda di Mi Wanzhong. Molto interessato, questi and personalmente ad ammirarla e trovandola stupenda, ne fu molto felice, decidendo di trasportarla nel giardino Qingyiyuan, ossia l'attuale Palazzo d'Estate, sistemandola davanti all'ingresso della Sala della Felice Longevit. L'ingresso tuttavia era troppo stretto, quindi Qianlong ordin di demolire parte delle mura per farla entrare, sistemandola nella posizione attuale, dandole il nome "Qingzhixiu", ossia "Monte del fungo verde", e incidendovi sopra i tre caratteri. La roccia si allunga orizzontalmente nel quartiere notturno imperiale, dando un senso di pace e stabilit. Alta 8 metri e ampia 2, enorme, estendosi nel sottosuolo ancora per 4 metri, con un peso di pi di 20 tonnellate.

    Le singole rocce possono anche essere affiancate a gruppi di 3-5 per creare un paesaggio. Una caratteristica notevole dell'installazione che occorre evidenziare il rapporto fra roccia principale e secondaria. Un esempio interessante in proposito "La roccia che ascolta il liuto" del giardino Yiyuan di Suzhou, che riproduce due anziani, uno che suona e l' altro che ascolta con attenzione, con una chiara distinzione di priorit fra le due rocce.

    Il terzo tipo di posa delle rocce interessa il coordinamento fra queste e gli edifici, come i gradini di roccia del giardino Zhuozhengyuan (del politico di insuccesso) di Suzhou, un esempio di coordinamento fra la porta d'ingresso e le mura del giardino, in cui i gradini sono rocce naturali e non di mano umana, secondo il motto: la parete fa da carta e le rocce da dipinto, realizzando una vera e propria pittura.

    Il quarto tipo di posa di rocce singole detta della "terrazza in fiore", ossia si realizza un giardino roccioso piantandovi nel mezzo dei fiori. Un esempio tipico la terrazza rocciosa di peonie del giardino Liuyuan di Suzhou, di epoca Ming, in cui attraverso una ragionevole distribuzione i giardinieri del passato hanno non solo risolto il problema del drenaggio dell'acqua, ma anche integrato la bellezza di rocce e fiori.

    Anche l'accostamento fra rocce ed acqua molto comune nei giardini cinesi. Vorrei ricordare a questo punto che l'acqua di per s simbolo di movimento, mentre la roccia statica, quindi le due affiancate realizzano un buon esempio di yin-yang. Prendiamo ad esempio la "Grotta delle ottave" di Wuxi, lunga 36 m., ampia al massimo 4,5 m., con un minimo di 0,6 m. e profonda 1,9 m. Il corridoio interno tortuoso, e percorrendolo si pu ammirare al di sopra il verde e al di sotto una sorgente, con un effetto molto interessante. Sulla cima della grotta si erge il Padiglione dei fiori di susino, da cui si pu godere il panorama dell'intero giardino.

    La presenza delle rocce nei giardini riflette la venerazione dei cinesi per la natura, e come all'Altare del Cielo di Pechino si venerano vento, pioggia, fulmine e terra, alle rocce, come sculture naturali, sono assegnati dagli artisti una miriade di significati. Per cui la concezione "bench di mano umana, pare di origine celeste" trova la migliore espressione nell'arte delle rocce dei giardini cinesi.

    Per finire vorrei ricordare agli ascoltatori italiani che in Cina in atto una fioritura di giardini di stile antico, per lo pi pubblici, mediati naturalmente con elementi moderni, mentre anche alcuni individui privilegiati ne realizzano per s nelle pi belle zone paesaggistiche del paese, come il Monte Huangshan, o lungo le coste. Il professor Meng che abbiamo intervistato molto richiesto sul mercato interno ed internazionale per le sue originali creazioni rocciose, che ne fanno uno dei massimi esperti del settore della Cina.