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    Le Antiche Favole Cinesi
    (GMT+08:00) 2004-11-25 23:15:05    
    Viaggio nella moderna incisione cinese
    Gabriella Bonino

    cri

    Da poco a Pechino nata una galleria d'arte contemporanea che offre incisioni e per di pi di mano di artisti molto famosi, che riproducono cos s stessi. La mostra di apertura, sul tema "Visi di pietra" in omaggio alla tecnica utilizzata, l'incisione, presenta fra l'altro opere di Fang Lijun, Wang Guangyi e Zhang Xiaogang, il trio di pittori contemporanei cinesi pi famosi al mondo.

    Quel giorno tirava un gran vento, tuttavia Dai Hong aveva deciso che si doveva assolutamente andare, allora siamo partite. Dai Hong una cara amica, direttrice del dipartimento di arte di un' universit di Pechino. In realt eravamo le uniche visitatrici quel giorno. La galleria, situata al piano superiore di un ristorante nello stile delle antiche residenze del Zhejiang, una provincia del sud della Cina, si rivelata molto piacevole, con un'ampia parete in vetro che d su un canale e, cosa pi importante, traboccante di capolavori: in bella vista ecco quattro serigrafie di Wang Guangyi della serie "Critica", rappresentanti robusti operai in tuta che sullo sfondo del sole rosso della rivoluzione protendono le forti braccia in segno di accusa, un'accusa contemporanea alla Cola Cola, a Chanel, alla HP e alla Omega. Wang Guangyi stato il rappresentante del movimento dell'arte pop cosiddetta politica di una quindicina di anni fa, una delle tendenze dell'avanguardia pittorica insieme al movimento modernista e post-modernista, al realismo cinico e al kitsch. Le sue opere originali fanno ormai parte delle collezioni dei musei e private di tutto il mondo. Ricordo di aver visto anni fa un originale della serie a casa di un corrispondente a Pechino di un famoso giornale tedesco, grande amante della pittura contemporanea cinese. Oltre a questo Wang Guangyi, alle pareti del salone spiccavano diversi dipinti di Fang Lijun, che a dire il vero vedevo per la prima volta in originale. Fang Lijun famoso per le sue figure monocolori di giovani rapati, molto simili a lui. I due dipinti nel salone, di piccole dimensioni, raffiguravano invece figure che nuotano sotto una leggera coltre d' acqua azzurra, leggere, misteriose e solitarie. Un particolare interessante: Fang Lijun dovrebbe essere noto anche agli italiani in quanto stato presente pi volte alla Biennale di Venezia una decina di anni fa, insieme a Liu Wei, un altro dei pittori d'avanguardia del tempo. Quanto a Liu Wei, ricordo di averlo incontrato pi volte all'Accademia Centrale d'Arte, da cui proviene, una decina di anni fa, e di averlo anche visitato a casa sua: viso ampio, uno humour piuttosto duro, molto amante della birra, allora dipingeva temi satirici, mi regal anche uno dei suoi lavori su carta e colori tradizionali cinesi, che conservo tuttora con piacere: rappresenta una candela rossa accesa su un supporto nero, con accanto una carota arancione e due ciliegie rosse che piangono (ne escono dei rivoli di lacrime), il famoso verso di una poesia di epoca Tang "il baco emette fili di seta sino alla morte", ed una lunga scritta laterale sull'impegno indefesso degli intellettuali cinesi nel tempo. In seguito Liu Wei si messo a realizzare oli di grandi dimensioni, a volte con temi discutibili, diventato famoso nel mondo, ha viaggiato ovunque e si comprato una casa a Tongzhou, il distretto orientale di Pechino che ospita molti villaggi di artisti. Tuttavia ho sentito dire che dopo che Fang Lijun si trasferito nel sud, nello Yunnan, dal clima pi dolce e dal meraviglioso paesaggio, molti pittori l'hanno seguito, acquistando villette laggi, segno forse che anche in Cina inizia un certo conformismo. Fang Lijun ha anche aperto un ristorante alla moda nel distretto est della capitale, frequentato da stranieri e dal jet set dell'arte cinese, ma pare che quelle serate a cui si deve assolutamente essere presenti non siano poi granch... 

    Tornando alla visita nel vento alla galleria di arte contemporanea, accanto a Wang Guangyi c'erano quattro Fang Lijun, grandi teste grige con contorni neri, ridenti, tre Zhang Xiaogang della serie "Grande famiglia", figure delicate dai grandi occhi neri luminosi, e quattro Yue Minjun. Yue Minjun famoso per i suoi visi rossi dalle risate isteriche, con enormi dentiere, simbolo di un chiaro disagio sociale. Le incisioni di Wang Guangyi e Yue Minjun sono realizzate con l'antica tecnica della serigrafia, quelle di Fang Lijun con matrici di legno e quelle di Zhang Xiaogang con matrici di pietra. Le opere portano didascalie con punti colorati, per indicare il numero delle copie vendute. Tre incisioni di Liu Ye della serie "Senza titolo" paiono le pi apprezzate in quanto le didascalie recano un punto rosso, ossia la serie ormai esaurita: i loro colori vivaci e luminosi e i personaggi simili a quelli dei cartoni animati, come usciti dalle fiabe, attraggono evidentemente il pubblico. Si tratta di bambine assorte che volano su palloncini colorati, che fronteggiano un maialino col coltello e che osservano una figura geometrica, con un effetto d'insieme perfettamente armonioso.

    Parlando col direttore della galleria Huang Liaoyuan ho saputo che i prezzi lievitano con le vendite, nel caso di Liu Ye passando nello stesso giorno da 500 a ben 3000 USD. Naturalmente occorre ricordare che trattandosi di artisti di fama mondiale, le quotazioni non possono scendere oltre un certo livello. Chi sono gli acquirenti? Ci sono sia collezionisti navigati che turisti di altre province, mentre anche i metodi di acquisto sono diversi: un tale del settore del carbone ha comprato un esemplare di tutte le opere, mentre un giornalista ha voluto assolutamente portar via il pezzo che amava di pi, perch cos poteva decorarsi la casa nuova con qualche migliaio di yuan, investendo in un bene che aumenta di valore. 

    Vale la pena di notare che prima di questa mostra le incisioni erano un p in ombra sulla scena artistica moderna cinese, nonostante facciano parte della tradizione popolare del paese, basta ricordare le colorate pitture dell'anno nuovo da appendere alla porta, oltre alle immagini dei libri, alle mappe scientifiche e cos via. In Cina molti collegano le incisioni alla Campagnia della nuova incisione condotta dal famoso scrittore Lu Xun, che port ad una fioritura del settore negli anni '20-'40 del secolo scorso in concomitanza con la guerra antigiapponese e di liberazione, quando si rendeva necessaria una propaganda capillare di mobilitazione della popolazione con metodi semplici ed economici, per cui le incisioni risultavano perfette. In seguito Lu Xun introdusse le incisioni espressioniste tedesche, che esercitarono una forte influenza sull'incisione cinese. Tuttavia nei decenni successivi questa fu trascurata dagli artisti e dal pubblico.

    La mostra presenta anche opere di Su Xinping, professore di incisione dell'Accademia Centrale d'Arte, un tipo magro coi capelli lunghi, simile ad un indiano, che una decina di anni fa amava riprodurre in bianco e nero i cavalli e cavalieri della sua nativa Mongolia interna, con grandi figure umane massicce, dagli enormi stivali e gambe simili a colonne, donne con ampie gonne, i mastelli del latte e il capo avvolto in grandi fazzoletti. Ora invece passato a rappresentare tipi di citt seduti su sfondo rosso, intenti a ridere, ma sono risate tristi. Impressionante e forse un p blasfemo per noi italiani "L'ultima cena" di Zeng Fangzhi, sul famoso modello dell'affresco di Leonardo, in cui per i commensali sono studenti cinesi delle medie con al collo il fazzoletto rosso dei pionieri, che si dividono delle rosse fette di cocomero... 

    In ogni caso, pochi dei 17 artisti partecipanti alla mostra "Visi di pietra" provengono dal settore dell'incisione, essendo pi che altro maestri della pittura ad olio, in cui hanno creato figure originali che ne hanno fissato lo stile, unico ed irriproducibile. Altri invece sono scultori o fanno installazioni. Secondo il commento dei critici, si tratterebbe di un tentativo di "nuova produzione di immagini, ampliamento del linguaggio e prolungamento delle concezioni", oltre che di una oculata scelta commerciale. Le figure delle incisioni risultano del tutto simili a quelle degli originali ad olio, anche grazie alle moderne tecniche importate dall'Europa nel 1998. Ad esempio l'arte di Wang Guangyi, rappresentante della pop art politica, caratterizzata dalla separazione fra immagine e personalit, con una semplificazione che favorisce la riproduzione e la diffusione di immagini-simbolo. Questo punto di vista di per s favorevole all'incisione, che implica riproduzione all'infinito.

    Di fronte a queste opere si ha quindi l'impressione di imbattersi in cose gi viste, e nel caso di capolavori ormai nei musei, la cosa non poi cos male. L'idea di potersele anche portare a casa e godersele ogni giorno pu anche essere entusiasmante. Tuttavia che rapporto c' fra riproduzione ed originale? Un amico cinese da poco tornato dall'Europa ha affisso al muro di casa una riproduzione di alto valore della Monna Lisa di Leonardo vista al Louvre, che considera un capolavoro di per s. Tuttavia questa altissima tecnica e non arte. Inoltre come considerare l'arte frutto delle tecnologie informatiche, come la pubblicit sulla rete e gli effetti sonori dei film, che portano virtualmente lo spettatore nella scena narrata, un tema che accende ampie discussioni fra artisti, critici ed insegnanti. La mia amica Dai Hong sta trattando l'argomento nel suo corso universitario sulle nuove forme di comunicazione, per fare un esempio.

    Naturalmente le incisioni della mostra contengono in s un alto livello artigianale, vista la procedura di realizzazione. Lo scultore Zhang Wang ha realizzato una serigrafia chiamata: "Sostenere il cielo- riportare in cielo la pietra riprodotta in acciao inossidabile", in cui si vedono degli astronauti che reggono una roccia nello spazio, volando fra le costellazioni per fissare il cielo, secondo un'antica leggenda cinese sulla creazione del mondo. La serigrafia in realt non utilizza matrici di seta o derivati, ma nylon granulato, con un processo che richiede un'ottima manualit.

    Quanto a Fang Lijun, proveniente proprio dal dipartimento di incisione dell'Accademia Centrale d'Arte, realizzando le sue famose teste rapate, con il ricorso al colore unico ha evitato il problema della mancanza di familiarit con la pittura ad olio. Ora invece, quindici anni dopo, tornato alla sua specializzazione, ricorrendo alla pi libera delle matrici, quella in legno, col risultato di opere da cui emerge un ampio respiro, frutto della liberazione di tecnica e linguaggio, un piacere inaspettato per il pubblico familiare con le sue teste rapate.

    L'improvvisa febbre dell'incisione che ha preso tanti artisti ha chiaramente alle spalle motivi commerciali. Pare che il primo ad esserne stato preso sia stato Fang Lijun, che ha cominciato ad occuparsene nell'anno 2000. Una matrice pu originare decine o centinaia di riproduzioni, che di per s non costano molto, inoltre le xilografie, litografie e serigrafie sono considerate opere originali, con quantit ridotte, convalidate dalla firma dell'artista. Quindi per un appassionato con un normale potere di acquisto costituiscono un ottimo modo di godere dell'opera d'arte preferita. D'altro canto, dal punto di vista dell'artista, la diffusione e trasmissione delle sue immagini pu essere lo scopo di una vita. Sotto un altro aspetto, le incisioni possono offrire a questi pittori, scultori e maestri delle installazioni famosi nel mondo una nuova fonte di reddito, impossibile per gli artisti ancora sconosciuti. 

    Ricordo i giovani che una decina di anni fa popolavano il villaggio degli artisti del vecchio Palazzo d'Estate, lo Yuanmingyuan, coraggiosi, originali e squattrinati nelle loro case contadine trasformate in studio, so che pochi sono emersi, la maggior parte si dispersa in altre attivit. Comunque stato un bel momento quello, si respirava un'aria speciale.

    Tornando al tema delle riproduzioni come fenomeno commerciale, sia dal punto di vista del prezzo che del modello si rivelano molto vicine al pubblico. "La vanit e un pizzico d' arte" spingono il grande pubblico verso il mondo dell'arte, secondo il proprietario della galleria, quindi l'incisione ha dato "contributi simili a quelli dei nostri avi alla diffusione della cultura".

    Huang Liaoyuan fa anche notare che gli acquirenti delle incisioni sono quasi tutti cinesi, secondo lo slogan da egli impresso sulla locandina della mostra: trattenere in Cina l'arte del momento. In realt con l'innalzamento del potere di acquisto dei cinesi, non detto che la domanda d'arte sul mercato si innalzi automaticamente. Infatti, secondo me, gli acquirenti delle incisioni forse non necessitano di opere dal forte senso artistico, ma forse solo di qualcosa da appendere al muro nel nuovo alloggio decorato di fresco, al pari di un mobile o di una rivista alla moda, per creare una certa atmosfera, con una prezzo accessibile.

    Come afferma il prologo della mostra: il tempo e il talento creativo di un artista sono limitati, quindi se si vuole che una vita limitata possa servire meglio il pubblico e che questo sia soddisfatto, incisioni e stampe non possono mancare....