Seconda puntata del cinema cinese
Feng Rufeng
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Dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese avvenuta il primo ottobre 1949, una gran quantit di ottimi film, fra cui "Figli della nazione cinese", "Bandiera rossa a Cuigang", "la fanciulla dai capelli bianchi", "Battaglia nel nord e nel sud" e "Una storia a Liubao" hanno dimostrato i successi del cinema nazionale nel riflettere la nuova epoca e nuovi personaggi. Anche se influenzata dall'ideologia di ultrasinistra?la causa cinematografica cinese avanzava ancora lungo la sua strada tortuosa. Nel 1959 approfittando dell'occasione del decimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, i lavoratori del settore hanno prodotto una quantit di ottimi film come "Nuove storie di vecchi soldati", "La bottega della famiglia Lin", "Giovent in guerra", "Cinque fiori dorati", e cos via, formando la prima ondata di creazione cinematografica della Nuova Cina. All'inizio degli anni '60, grazie al riaggiustamento della politica artistica, quest'ondata si ulteriormente approfondita, formando un movimento di rinnovamento dotato di proposte teoriche e di contenuto artistico e rappresentato dai film "Febbraio, una primavera precoce", "Sorelle sul palcoscenico", "Servi della gleba" e "L'albero secco incontra la primavera". In questo periodo sono nati festival cinematografici popolari, come il "Premio cento fiori", il "Premio gallo d'oro", il "Premio del governo", il "Premio toro di ottone" e cos via, allo scopo di stringere i rapporti tra i lavoratori del cinema e il pubblico ed approfondire la conoscenza degli artisti circa le passioni e le esigenze degli spettatori, cos da promuovere il cinema presso le masse e far prosperare la causa cinematografica nazionale. Durante i dieci anni della rivoluzione culturale, la causa cinematografica cinese ha subito un grave sabotaggio. Dopo la caduta della "Banda dei quattro", l'arte cinematografica nazionale ha visto una vera e propria liberazione. A partire della met degli anni '80, nata una nuova ondata creativa. La comparsa di Zhang Yimou, Chen Kaige, Huang Jianxin ed altri giovani registi della "quinta generazione" ha suscitato l'attenzione dell'ambiente cinematografico internazionale. In questo periodo il cinema cinese ha raggiunto livelli mai visti come profondit ed ampiezza della riflessione sulla vita, variet di argomenti, stili e modalit espressivi e studio e innovazione del linguaggio cinematografico. Di pari passo con la riforma ed apertura, il cinema cinese avanzato verso il mondo e molti film cinesi hanno ottenuto riconoscimenti in vari grandi festival internazionale, come "Sorgo rosso", diretto dal famoso Zhang Yimou, molto conosciuto ed amato dagli spettatori italiani, che ha ottenuto l'Orso d'oro per il migliore film al 38 Festival internazionale del cinema di Berlino del 1988; "Lanterne rosse" ha ottenuto il Leone d'argento per il migliore film al Festival internazionale del cinematografico di Venezia del 1991; "Qiuju va in tribunale" ha ottenuto il Leone d'oro per il migliore film al Festival internazionale del cinema di Venezia del 1992. Inoltre il film diretto dal famoso regista Chen Kaige "Grande parata militare" ha ottenuto il massimo riconoscimento al Festival internazionale del cinema di Torino del 1987; il suo film "Addio mia concubina" ha ottenuto la Palma d'oro al 46 Festival internazionale del cinema di Cannes del 1993 e cos via. Negli anni '80, la Cina ha prodotto 250 film all'anno ed attualmente intorno a quota 100. Anche se la quantit risulta ridotta, la qualit artistica e tecnica ha registrato successi sostanziali. Dopo la quinta generazione di registi rappresentati da Zhang Yimou, Chen Kaige e Tian Zhuangzhuang, sono emersi i validi registi della sesta generazione rappresentati da Zhang Yuan. Zhang Yuan si diplomato nel 1989 all'Istituto del cinema di Pechino. In seguito ha raccolto capitali, indipendentemente producendo da solo i suoi film, per cui stato scelto da "Time magazine" come uno dei "cento migliori giovani del mondo del 21 secolo". "Ritorno a casa per il capodanno" da egli diretto, nel 1998 ha ottenuto quattro premi tra cui quello per la migliore regia al Festival internazionale del cinema di Venezia. Il suo documentario "La piazza" ha ottenuto il premio per il migliore soggetto umanistico al Festival internazionale italiano delle etnie. Il suo film "Inglese pazzo", del 1999, ha ottenuto il premio per il migliore film al Festival del cinema di Milano. |
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