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    Le Antiche Favole Cinesi
    (GMT+08:00) 2004-04-20 10:10:42    
    L'etnia mancese
    Leilei

    cri

    L'etnia mancese conta circa 9 milioni e 820 mila persone che risiedono principalmente nelle tre province della Cina nord-orientale, soprattutto nel Liaoning.
    La storia dei Mancesi risale a pi di 2mila anni fa. Da tempo essi risiedono nella zona ad ovest dei monti Changbaishan e nel bacino dei fiumi Heilongjiang e Ussuri. Negli ultimi anni del 16 secolo, la zona fu controllata da Nurachi, che integr gli Jurgen, come parte principale, con parte di Han, Mongoli e Coreani, formando cos una nuova comunit etnica, ossia l'etnia mancese.
    I Mancesi si occupano soprattutto di agricoltura ed hanno una propria lingua e scrittura. I caratteri mancesi, originati dal mongolo, sono nati alla fine del 16 secolo. A causa delle loro forti migrazioni nella Cina centro-settentrionale e degli stretti contatti con gli Han nei settori economico, culturale e della vita sociale a partire dalla dinastia Qing, i Mancesi si sono pian piano abituati ad usare la lingua cinese. 


                                                                   Il Qipao
    Il Qipao si evoluto dal lungo abito femminile usato inizialmente dai Mancesi. I Mancesi erano chiamati dai cinesi Qiren, ossia gente delle bandiere, per via delle loro suddivisioni amministrative, per cui i loro abiti vennero chiamati Qipao, ossia toghe della gente Qi.
    Gli antenati dei Mancesi risiedevano sui monti Chang Baishan e lungo il fiume Heilongjiang, zone piuttosto fredde nel nord-est del paese; in tutte le stagioni, uomini e donne, vecchi e giovani, indossavano la tunica. Questa tunica poteva essere di tre tipi, ossia: sfoderata, foderata e di pelliccia; aveva collo circolare e sul davanti dalla parte destra si abbottonava sotto l'ascella con un occhiello di stoffa. La tunica poteva essere a tubo, oppure con spacchi sui fianchi o ai quattro lati, con le maniche piuttosto strette. Inoltre in passato era legata in vita da una cintura di stoffa, per facilitare il lancio delle frecce da cavallo.
    Allora il Qipao era utilizzato principalmente dalle donne mancesi. L'abbigliamento delle donne cinesi Han era diverso, essendo tradizionalmente costituito da gonna e giacca. Dopo il passaggio dei Mancesi in Cina centrale, influenzato dall'abito delle cinesi Han, caratterizzato da colletto grande e maniche ampie, l'aspetto del Qipao mut: in primo luogo i polsini si fecero ampi e piatti e il collo si allung gradualmente; il Qipao divenne cos il vestito alla moda della dinastia Qing (1644-1911), e anche le donne Han iniziarono ad utilizzarlo.
    Il cambiamento radicale nell'evoluzione del Qipao avvenne verso il 1910, quando scoppi la rivoluzione borghese che pose fine al sistema delle dinastie feudali. Il Qipao and quindi incontro ad una grande trasformazione, stringendosi alla vita ed originando il cosiddetto Qipao riformato.
    Verso la met degli anni venti il Qipao a vita stretta si diffuse gradualmente; negli anni trenta-quaranta gli uomini non indossavano pi il Qipao, mentre le donne cinesi di tutte le eta' consideravano ormai il Qipao come l'abito alla moda. Allora il Qipao era ormai attillato ed avvolgente, di lunghezza al ginocchio, ed aveva il collo alto, maniche strette e spacchi lungo i fianchi. Poich il Qipao avvolge strettamente la figura, su cui direttamente tagliato, fa emergere del tutto la graziosa linea delle donne cinesi. 


                                               I tipici panini dell'etnia mancese
    I panini di riso glutinoso costituiscono l'alimento principale dei Mancesi. Ne esistono di tre tipi, ossia panini di soia, avvolti nel bamb e glutinosi. I panini mancesi sono nutrienti e facili da trasportare. I panini di soia, cotti al vapore e realizzati con farina di miglio mista a farina di soia, hanno un colore dorato e sono glutinosi e squisiti; i panini avvolti nel bamb sono cotti al vapore e realizzati con farina mista di sorgo glutinoso e di lenticchie avvolta in foglie di bamb, che le danno un profumo particolare; per realizzare il terzo tipo di panini, ossia quelli glustinosi, occorre immergere nell'acqua del miglio glutinoso per un p di tempo, macinarlo e cuocerlo al vapore avvolgendolo in farina di soia. Questo tipo di panino pu essere consumato sia fritto che intinto nello zucchero, ed molto fragrante e dolce.
    I Saqima sono un altro tipo di dolci tipici dei Mancesi, famosi in tutto il paese. Per preparare i Saqima bisogna porre del riso cotto al vapore su una lastra di pietra, batterlo fino a che si riduce a dei gnocchi, in seguito ridurlo in nastri che vengono fritti nell'olio, tagliati a pezzi e infine cosparsi di zucchero. I Saqima erano uno dei principali alimenti offerti alla casa imperiale mancese.


                                                   La "nascita sulla paglia"
    I Mancesi chiamano la nascita dei loro bambini "nascita sulla paglia", perch secondo la tradizione dell'etnia, al momento del parto occorre arrotolare la stuoia abituale del letto di mattoni e stendere della paglia al suo posto sulla quale la donna partorir. Secondo i Mancesi, la paglia secca pu vincere l'umidit e il freddo. Se nasce un maschetto, si devono appendere alla porta di casa tre frecce fatte con dei rami ed avvolte in un nastro rosso, con l'auspicio che il bimbo diventi un uomo valoroso ed abile nell' andare a cavallo e nel tiro con l'arco. Se nasce una femminuccia, un nastro di stoffa rossa appeso alla porta auspica felicit.
    Subito dopo la nascita del bimbo occorre invitare una persona di bell'aspetto, capace e con un buon temperamento ad entrare per prima nella stanza, perch i Mancesi dicono che il neonato assomiglier alla prima persona che entra in camera. Il terzo giorno dalla nascita la famiglia deve invitare un'anziana che ha figli e figlie e di alto prestigio a fare il bagno al bimbo. Il bagno si fa in un grande catino di rame in cui sono sistemati rami di acacia cinese, di artemisia e acqua calda. Dopo avergli fatto il bagno, l'anziana colpisce tre volte il bimbo con un porro cinese, dicendogli: il primo colpo ti dar intelligenza, il secondo facilit di parola e il terzo chiarezza di mente. In seguito il padre getta il porro sul tetto di casa e i parenti cominciano a festeggiare.
    Passato un mese, il bimbo mancese comincia a dormire nella culla tipica dell'etnia. Questa, fatta con pannelli di legno, ovale e ha un basamento, risultando simile ad una barca. La culla fissata con quattro corde a una trave, risultando ad una certa distanza da terra, cos quando il bimbo piange, la mamma lo allatta, in caso contrario fa dondolare la culla facendo nel frattempo i lavori di casa. Secondo l'usanza dell'etnia, la culla per il primo maschetto viene donata dalla famiglia della madre.