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    Le Antiche Favole Cinesi
    (GMT+08:00) 2004-04-16 13:10:42    
    La citt proibita

    cri
    Monumentale, gigantesca, elegantissima, splendida come appare oggi la Citt Proibita (Gugong), era ancora pi bella, pi ricca, ampia in passato, quando comprendeva il parco Beihai e le Colline di Carbone, quando aveva tutti gli arredi e le preziose opere d'arte andate perse durante i saccheggi delle truppe anglo-britanniche prima e di Chiang Kaishek dopo.

    I padiglioni che si visitano oggi (su 5 kmq) datano principalmente del XVIII secolo, visto che gli incendi non li hanno mai risparmiati a lungo: bastava una scintilla, una lanterna rotta (non c'era elettricit), il vento del Deserto del Gobi, un fulmine. Ci sono stati incendi dolosi appiccati da eunuchi o ministri che si arricchivano poi nella ricostruzione (nulla di nuovo sotto il Sole). Un fulmine ridusse il palazzo in cenere nel 1557 e i Manci lo reincendiarono nel 1664, quando invasero Pechino e stabilirono la loro dinastia.

    Si dice che nel 1407 Yongle avesse impiegato un milione di operai per costruire la prima volta su un milione di mq gli 800 padiglioni (9000 stanze - il numero nove era riservato all'imperatore) e da allora squadre di operai sono al lavoro per ricostruzioni, restauri e manutenzione.

    La pietra originale proviene da cave nei pressi di Pechino, mentre colonne, putrelle e travi sono state ricavate da enormi tronchi di laurocanforo provenienti dalle foreste dello Yunnan e del Sichuan (pi di 3000 km di distanza).

    Il Palazzo circondato da un fossato largo 50 m, ancora pieno d'acqua, dove oggi si va in barca, e da una cinta muraria alta 13 metri (nessuna costruzione a Pechino doveva superarla in altezza); quattro mastodontiche torri dalla splendida architettura sono poste ai quattro angoli. Tutte le costruzioni hanno tetti in ceramica giallo-oro (colore riservato all'imperatore) eccetto i templi che le hanno verdi (colore riservato appunto ai templi). Pi importante il padiglione, pi rimane in posizione elevata e pi numerose sono le statuette che ne ornano i colmi dei tetti.

    La Citt Proibita si sviluppa su tre assi paralleli che corrono da sud verso nord; gli assi laterali ospitavano quartieri abitati da eunuchi, concubine, personale di servizio, cucine, laboratori per la manutenzione, templi minori, ecc.

    Le porte

    La Porta Wumen la pi ampia del palazzo, in legno massiccio (1420); divisa in due battenti, ognuno con 9 file di 9 borchie ciascuna, ed sormontata da un padiglione centrale e da due laterali sui lati est e ovest.

    Dal padiglione centrale si affacciava l'imperatore per calare in un cesto dorato le leggi, che araldi provvedevano a portare al Ministero dei Riti perch fossero copiate in tanti esemplari quante erano le province.

    Ogni capitale di provincia ripeteva l'operazione, cosicch i nuovi editti arrivavano in pochissimo tempo a tutte le citt e ai distretti della Cina. Da qui l'imperatore assisteva alle parate militari e proclamava il nuovo calendario.

    La porta costruita in modo che eventuali aggressori fossero bersagliati da tre direzioni. Attraversata la porta ci si trova in un ampio cortile dove scorre da est il Fiume delle Acque dorate scavalcato, da cinque ponti (le 5 virt). Ai due lati, porte introducono ai palazzi dei due assi laterali. Si attraversa il cortile, una splendida coppia di leoni bronzei fa ala ai gradini. Siamo sulla Porta dell'Armonia Suprema (a sinistra una pianta del palazzo permette di orientarsi e di scegliere il proprio itinerario). Splendide le travature del sottotetto in blu, verde e oro decorate con draghi e fenici. Imponenti le colonne in legno in laurocanforo.

    Varcata la Porta dell'Armonia Suprema, doveva aprirsi agli occhi dell'ospite uno spettacolo paradisiaco, inquadrato nell'enormit di un cortile che ospitava 100.000 persone durante le udienze collettive. A destra e a sinistra sono i depositi imperiali che erano colmi di vasellame prezioso, bronzi rari, pellicce (ermellino, zibellino, volpe), pietre e marmi rari, perle e sete e stoffe artisticamente damascate.

    In epoca Ming la Sala Grande a sinistra era riservata al principe ereditario e quella Piccola custod ai tempi di Qianlong l'enciclopedia in 36.000 volumi.

    La Sala Grande di destra era abitazione e sala d'udienza imperiale in epoca Ming. Ai piedi dei muri perimetrali del cortile corrono corridoi coperti che ombreggiavano enormi bacini di bronzo sempre colmi d'acqua per scongiurare gli incendi (in inverno si accendevano sotto dei fuochi perch non ghiacciassero) e di fronte, simmetricamente disposti sulla terrazza a tre piani, 18 bruciaprofumi (ognuno rappresentante una provincia della Cina antica) emanavano nubi profumate di sandalo e di pino che parevano far galleggiare fra le nuvole celesti il Palazzo dell'Armonia Suprema.

    Oltre il tappeto di marmo dove il drago imperiale gioca con la perla infuocata c' un ampio terrazzo. A sinistra la misura di grano (giustizia imperiale) e la gru (longevit); a destra la meridiana (giustizia cosmica) e la tartaruga-drago (eternit dell'impero).

    I Palazzi esterni

    La Sala dell'Armonia Suprema un dian alto 35 metri, come gli altri tutto di legno, costruito con incastri, senza chiodi. Copre una superficie di 3370 mq, sorretto da ventiquattro colonne (sei centrali dorate e decorate con motivi di drago hanno il diametro di un metro) e ospita un trono elevato su sette gradini e uno splendido paravento finemente inciso con nove draghi e due elefanti. Intorno bruciaprofumi in cloisonn. Splendido il soffitto a cassettoni e la cupola centrale decorata con il drago imperiale che gioca con la perla infuocata. I mattoni del pavimento sono stati cotti con olio di lino per renderli perennemente lucidi.

    Nella Sala dell'Armonia Suprema si celebravano le grandi cerimonie quali incoronazioni, nozze e genetliaci imperiali al suono di musiche shang composte dall'imperatore Shun (2255 a.C.) e ottenute percuotendo preziosi litofoni di giada e campane d'oro (oggi nel tesoro custodito nei palazzi orientali sempre nella Citt Proibita). Qui i funzionari offrivano doni all'imperatore in onore del nuovo anno e del solstizio d'inverno e questi vi riceveva i can- didati promossi all'esame di Stato di grado pi elevato (esami imperiali) e generali di prima nomina.

    La terrazza a tre piani ospita due altre costruzioni, la Sala dell'Armonia Perfetta e la Sala dell'Armonia Protetta, alle quali meglio accedere aggirando il Palazzo dell'Armonia Suprema sulla sinistra per godere della vista sulla Pagoda Bianca del Parco Beihai e di uno scorcio diagonale verso nord-est, culminante con una delle torri d'angolo.

    La Sala dell'Armonia Perfetta di dimensioni ridotte. Un trono centrale ospitava l'imperatore infante quando veniva istruito sui suoi futuri obblighi e l'imperatore regnante vi metteva a punto il cerimoniale, prima di accedere alla Sala dell'Armonia Suprema. Qui il Figlio del Cielo ispezionava ritualmente le sementi destinate al prossimo raccolto.

    Infine il terzo e ultimo palazzo sulla triplice terrazza la Sala dell'Armonia Protetta, esternamente pi piccola della prima sala, ma internamente ugualmente ampia per l'assenza delle colonne centrali. In epoca Ming fu usata per udienze e cerimonie minori (banchetto del Capodanno il XV giorno della prima luna dell'anno), ma sostitu la Sala dell'Armonia Perfetta nell'ospitare gli esami imperiali a partire dal regno di Qianlong.

    Termina qui la terrazza a tre piani che ospita le tre ampie sale di rappresentanza del palazzo, ma scendendo per la scala posteriore si potr osservare una delle maggiori meraviglie della Citt Proibita, il tappeto di marmo per eccellenza: un monolito di 16,5 m di lunghezza, 3 di larghezza, 170 cm di altezza, pesante 250 tonnellate, scolpito durante la dinastia Ming in un marmo cavato a 50 km dalla capitale e trasportato in loco d'inverno facendolo scivolare su un canale ghiacciato appositamente costruito. Raffigura nove draghi che volano fra nuvole ordinate al disopra dei cinque monti sacri che emergono dall'oceano primordiale.