Cina e Italia insieme per il miglioramento della nutrizione clinica nei pazienti pediatrici con paralisi cerebrale

2021-01-15 16:01:02
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Il 20 e il 24 novembre 2020 si sono tenuti due forum sulla nutrizione clinica che hanno coinvolto la Cina e l’Italia, durante i quali sono intercorsi scambi tra professionisti sanitari dei due Paesi per condividere best practices sulla nutrizione clinica dei pazienti con danni neurologici.

Nestlé Health Science, azienda leader nel proporre soluzioni terapeutiche nutrizionali innovative, ha supportato questi importanti momenti di condivisione favorendo la collaborazione tra il Prof. Claudio Romano, direttore dell’Unità di Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica del Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche “G. Barresi” dell’Università di Messina, il prof. Xu Kaishou, direttore del Dipartimento di riabilitazione del Centro medico femminile e pediatrico di Guangzhou e del Centro medico nazionale dei bambini per il Centro sud e la professoressa Hong Li, direttrice del Dipartimento di nutrizione clinica del Centro medico pediatrico nazionale di Shanghai.

I due forum online si sono focalizzati sull’importanza della nutrizione nei pazienti con danni neurologici e su quali siano i corretti approcci nutrizionali in virtù delle differenti comorbidità manifestate dai pazienti: infatti, il 70% dei pazienti soffre di reflusso e il 90% manifesta disfagia.1 Gli specialisti dei due Paesi hanno dunque avuto l’occasione di condividere le pratiche e le esperienze maturate nel settore, in ottica di una presa in carico dei pazienti sempre più tempestiva ed efficace.

Nel gruppo dei disordini neurologici pediatrici, la paralisi cerebrale è la patologia che si manifesta con maggiore frequenza. Infatti, secondo i risultati di un’indagine effettuata in 12 province cinesi nel 2018, sono circa 500.000 i bambini sotto i 14 anni affetti da paralisi cerebrale. Ogni anno, inoltre, si aggiungono circa 40.000 nuovi casi, con episodi di malnutrizione che variano dal 22% fino all’86%.

Parlando delle necessità nutrizionali dei bambini con paralisi cerebrale, il prof. Xu Kaishou, ha sottolineato:

“In precedenza, nella cura dei bambini affetti da paralisi cerebrale ci si concentrava principalmente sulla riabilitazione clinica e si prestava meno attenzione alla nutrizione. Tuttavia, nei bambini l'alimentazione è estremamente importante ed è strettamente correlata allo sviluppo fisico e immunitario, allo sviluppo cerebrale e agli effetti della riabilitazione. Pertanto, negli ultimi anni, i medici cinesi specializzati nella riabilitazione dei bambini portatori di paralisi cerebrale hanno cominciato a prestare sempre più attenzione alla gestione della nutrizione”.

Anche la professoressa Hong Li ha sottolineato il ruolo chiave della nutrizione in questa patologia:

“Poiché alcuni di questi bambini nascono o sviluppano problemi neuromotori che poi continuano fino all'età adulta - o addirittura per tutta la vita - oltre alle diverse terapie, anche la gestione della loro nutrizione è molto importante. Ad esempio, alcuni di questi bambini possono avere difficoltà a deglutire, possono avere problemi di malnutrizione o essere ostacolati nel movimento, tutti fattori che hanno un grande impatto sulla loro qualità di vita”.

Durante un’intervista esclusiva a China Media Group, il prof. Claudio Romano ha confermato come in Europa sia già avvenuta una presa di coscienza collettiva da parte della comunità medico-scientifica sull’importanza della nutrizione:

“Oltre il 75% dei bambini con danni neurologici presenta problemi di malnutrizione. Purtroppo, l’approccio clinico a queste problematiche è spesso tardivo, con importanti conseguenze sul piano generale (scarse risposte alla terapia farmacologica, deficit di diversi nutrienti, maggiore suscettibilità alle infezioni) e sulla mortalità. L’intervento nutrizionale precoce ha, invece, cambiato la storia naturale di queste patologie con percentuali di sopravvivenza molto alte e con una sensibile riduzione dei ricoveri ospedalieri e un conseguente miglioramento della qualità di vita di questi bambini e delle loro famiglie”.

A conferma di quanto riportato sopra e per uniformare gli approcci e le procedure relative alla gestione nutrizionale dei pazienti con danni neurologici, nel 2017 sono state pubblicate le linee guida ESPGHAN (European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition), di cui il Prof. Claudio Romano è il primo firmatario. Il Professor Claudio Romano, che ha guidato il progetto in qualità di coordinatore e primo autore, ha spiegato che il confronto con ambiti extra-europei favorisce l’ulteriore approfondimento della ricerca, e che non si può escludere inoltre che la manifestazione clinica di molte patologie (reflusso gastroesofageo, malnutrizione, sintomi respiratori ed epilessia) possa avere una prevalenza diversa nelle popolazioni asiatiche rispetto a quelle europee. Conoscere bene queste differenze, quindi, può consentire anche di personalizzare l’approccio clinico, adeguando le linee guida europee alle esigenze delle popolazioni asiatiche. Ecco perché dopo alcuni contatti iniziali con la parte cinese, l’interesse a collaborare con quest’ultima è diventato sempre maggiore.

In Cina è anche in corso la standardizzazione della gestione nutrizionale nei bambini con danno neurologico. Nel luglio 2020 il "Consenso degli esperti sul supporto nutrizionale per i bambini con paralisi cerebrale" ("Consenso") è stato pubblicato sul "Chinese Journal of Pediatrics". Il "Consenso" è stato elaborato congiuntamente dal Gruppo di riabilitazione della Sezione di pediatria dell'Associazione medica cinese e dal Gruppo di pediatria della Sezione di nutrizione parenterale ed enterale, invitando esperti del dipartimento di riabilitazione pediatrica e del dipartimento di nutrizione clinica, consultando linee guida straniere e basandosi sulle evidenze degli ultimi studi clinici. Tra queste, alcune parti si riferiscono proprio al consenso sul supporto alla nutrizione enterale per i pazienti pediatrici pubblicato dall’ ESPGHAN nel 2010 e alle linee guida europee ESPGHAN per la nutrizione dei pazienti pediatrici con danno neurologico pubblicate nel 2017.

La professoressa Hong Li ha affermato:

“Il nostro Consenso è ancora piuttosto ‘generico’ rispetto a quello europeo. Grazie a questa collaborazione, speriamo di integrare il consenso cinese con le linee guide europee, studiandole nel dettaglio”.

In risposta alle esigenze di cooperazione tra Cina e Italia, Nestlé Health Science - leader mondiale nella nutrizione medica specializzata presente in Italia e con sede anche in Cina, dove è nota per le formule a base di sieroproteine - ha promosso il progetto di cooperazione sino-italiana sulla gestione della nutrizione nei bambini con danni neurologici, riunendo esperti dei due Paesi, e spera di mettere in piedi una piattaforma per gli scambi in ambito medico. Cecily Gu, Business Executive Officer di Nestlé Health Science nella regione della Greater China ne ha illustrato i passaggi fondamentali

“Questo progetto include scambi di esperienze e cooperazione nella ricerca scientifica. Abbiamo svolto due webinar online per favorire la condivisione di saperi e costruito una piattaforma dove specialisti cinesi e italiani possono confrontarsi e apprendere gli uni dagli altri. Questi due webinar hanno ricevuto migliaia di visualizzazioni da parte del personale medico dei due Paesi e hanno anche dato vita ad intense discussioni online tra Cina e Italia. L'epidemia di quest'anno ha reso impossibile effettuare molti scambi internazionali dal vivo, ma attraverso le potenzialità offerte dalla digitalizzazione, gli specialisti cinesi e italiani hanno potuto connettersi ‘on-air’ e oltrepassare i confini nazionali per discutere congiuntamente le diagnosi di nutrizione clinica e il trattamento dei bambini con paralisi cerebrale e danni neurologici”.

Marco Alghisi, Business Executive Officer di Nestlé Health Science Italia&Malta, ci ha detto:

“Questo porterà alla condivisione di uno specifico know-how nel settore pediatrico. La nostra ambizione è che questo progetto possa diventare un esempio di best practice nell’ambito della nutrizione clinica, che possa stimolare altre collaborazioni scientifiche tra l’Italia e la Cina”.

Al Forum Cina-Italia sulla "Nutrizione nei pazienti con danno neurologico", tenutosi il 20 novembre scorso, sono diversi gli esperti di rilievo provenienti da Cina e Italia che si sono alternati nella discussione: il Prof. Claudio Romano ha analizzato le problematiche nutrizionali di questi pazienti, il dottore Ugo Cucinotta dell'Università di Messina ha condiviso casi clinici sulla diagnosi della disfagia nei suddetti soggetti, la dottoressa Valeria Dipasquale dell'Università di Messina ha illustrato indicazioni e metodi di gestione sull’alimentazione tramite sonda per nutrizione enterale, mentre il professor Xu Kaishou ha condiviso le esperienze della Cina e le strategie di integrazione della gestione della nutrizione nella diagnosi clinica e nel trattamento dei bambini con paralisi cerebrale. Durante il secondo evento del 24 novembre, dal titolo “Problemi e strategie nutrizionali nei bambini con danno neurologico”, il professor Claudio Romano ha poi analizzato le problematiche gastrointestinali nei bambini con handicap neuromotorio, il dottor Ugo Cucinotta ha presentato casi clinici sulla stitichezza nei bambini alimentati tramite sonda per nutrizione enterale, la dottoressa Valeria Dipasquale ha condiviso la sua esperienza sul ricorso alla nutrizione enterale, e la professoressa Hong Li, infine, ha parlato della sua esperienza riguardo la gestione delle problematiche alimentari e della nutrizione nei bambini con danni neurologici in Cina.

Parlando degli scambi con la parte italiana, il professore Xu Kaishou ha dichiarato:

“La prassi italiana in materia di nutrizione enterale è molto standardizzata, i genitori hanno un buon livello di educazione sanitaria e sono disposti ad accettare questo metodo di alimentazione; inoltre, sono stati pubblicati molti articoli e risultati di ricerche in questo settore. Anche le nostre indagini e i nostri studi di epidemiologia sperimentale sono molto standardizzati e ci aspettiamo di avere risultati rilevanti nei prossimi due anni. In futuro, potremo prendere in considerazione l’elaborazione congiunta di linee guida internazionali e la co-organizzazione di conferenze internazionali”.

Dopo aver partecipato al Forum online, la professoressa Hong Li ha affermato:

“In effetti, sono fiduciosa. A livello nazionale possiamo dire che c’è sostanzialmente allineamento con le linee guida e raccomandazioni internazionali congruenza rispetto al livello internazionale. Naturalmente, da una prospettiva interna, ci sono ancora disparità e disomogeneità nel livello complessivo. Speriamo di promuovere questa cooperazione in più centri a livello nazionale, non solo nel Centro medico dei bambini di Shanghai, e speriamo anche che, attraverso una ricerca clinica di questo tipo condotta da centri diversi, potremo migliorare il livello generale della gestione della nutrizione pediatrica in tutto il Paese”.

Durante gli scambi, la disponibilità della parte italiana ha impressionato molto la professoressa Hong Li:

“Tramite questo progetto, vediamo anche che gli esperti italiani sono particolarmente propositivi ed entusiasti. Stanno contribuendo incondizionatamente e senza riserve con le loro esperienze e le loro pratiche cliniche, incluse le loro ricerche, cosa che apprezziamo”.

Anche il professore Claudio Romano apprezza molto l’attitudine nel lavoro dei colleghi cinesi:

“Malgrado la differenza di fuso orario tra Italia e Cina, non abbiamo problemi nei tempi di risposta alle mail, in quanto i colleghi cinesi rispondono in tempo reale e in qualunque ora della giornata. Questo, a mio avviso, è un segnale importate di serietà, professionalità e interesse verso il nostro progetto”.

Attualmente il progetto si trova ancora nella fase iniziale. Secondo Cecily Gu, Business Executive Officer di Nestlé Health Science per la regione Greater China, si prospettano buone opportunità di collaborazione:

“In futuro, continueremo a sostenere la cooperazione in materia di ricerca scientifica e a condividere dati internazionali a favore di una medicina basata su evidenze scientifiche per la diagnosi clinica della malnutrizione e per il trattamento dei bambini con danni neurologici. Utilizzando l'esperienza italiana e sfruttando il gran numero di soggetti presenti in Cina, possiamo fornire dati importanti per promuovere l'ottimizzazione del trattamento clinico dei bambini in tutto il mondo. Allo stesso tempo, attraverso la ricerca clinica, possiamo esplorare pratiche di nutrizione clinica adatte ai bambini malati nel nostro paese e favorire il loro trattamento e la loro riabilitazione”.

Marco Alghisi, Business Executive Officer di Nestlé Health Science Italia&Malta, ha chiarito la futura direzione della collaborazione:

“Per i prossimi mesi, si cercherà di estendere questa collaborazione per cercare di includere sempre più centri universitari in Cina per una maggiore standardizzazione delle best practice, condividendo un protocollo per promuovere una miglior qualità di vita di pazienti e caregivers”.

Anche il professore Claudio Romano nutre piena fiducia nelle prospettive del progetto:

“Vedo un grande futuro in questo senso. La scienza ha sempre unito le popolazioni anche di diverse estrazioni culturali e sociali, poi quando si tratta di ambito medico e di bambini complessi e ammalati, le sensibilità umane si aggregano per offrire il meglio e aiutare il paziente che soffre e che non è stato fortunato.”

Secondo la professoressa Hong Li, oltre al significato medico, il progetto ha anche una profonda connotazione umanitaria:

“La cosa più importante è ovviamente portare beneficio ai bambini malati cinesi, in modo che quelli con danni neurologici e paralisi cerebrale possano ricevere cure mediche di livello internazionale: questo è l'obiettivo che vogliamo veramente raggiungere attraverso questo progetto. La collaborazione e gli scambi tra Cina e Italia costituiscono sicuramente un aiuto concreto, soprattutto per i piccoli pazienti cinesi e le loro famiglie.”

Nell'ottobre 2017, il presidente cinese Xi Jinping ha presentato la strategia di sviluppo per una Cina sana all’interno del rapporto del 19 ° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, sottolineando che la salute della popolazione è un importante simbolo di prosperità nazionale. Ha aggiunto inoltre che è necessario migliorare la politica sanitaria nazionale, fornendo alla popolazione servizi sanitari a tutto tondo e a ciclo completo. Nel marzo 2020, durante il colloquio telefonico con il premier italiano Giuseppe Conte, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che "la Cina è disposta a lavorare insieme per contribuire alla cooperazione internazionale nella costruzione di una 'Via della Seta sanitaria'". Occuparsi della nutrizione dei bambini con danni neurologici è una manifestazione dell’inclusione di ogni bambino della strategia di sviluppo di una Cina sana, ed è anche una dimostrazione della tutela cinese dei diritti umani dei bambini malati. La cooperazione sino-italiana nella gestione della nutrizione dei bambini con danni neurologici è inoltre il miglior esempio degli sforzi congiunti dei due paesi per costruire la "Via della Seta della cooperazione sanitaria".

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