[50 anni di amicizia] “Il vero amore esiste e dura per sempre” – il terremoto di Wenchuan e la squadra di soccorso italiana nei ricordi dell’infermiera Zuo Xuemei

Zuo Xuemei

“Anche se i medici italiani sono andati via hanno lasciato qui molte di queste scatole, insieme alle loro capacità e alla loro esperienza, all’amicizia e all’amore”. Un giorno di settembre 2020, guardando il kit medico di pronto soccorso con sopra la bandiera italiana, la signora Zuo Xuemei, direttrice del dipartimento della Comunicazione dell’Ospedale popolare della città di Mianzhu, nella provincia del Sichuan, ha iniziato a ricordare gli eventi di molti anni fa.

Il 12 maggio 2008 fu per Zuo Xuemei - che allora lavorava come infermiera - il giorno più difficile della sua vita. Il terremoto che improvvisamente si abbatté su Wenchuan provocò molte vittime anche nella città di Mianzhu, che sorgeva vicino all’epicentro. Le strutture ospedaliere erano al collasso e Zuo Xuemei si trovò a fronteggiare il terribile senso di impotenza di chi, in una corsa contro il tempo, non fu in grado di salvare molte vite umane.

Dieci giorni dopo il terribile sisma, Zuo Xuemei e i suoi colleghi furono messi in contatto con una squadra di soccorso proveniente dall’Italia e con cui allestirono un piccolo ospedale da campo nell’area del disastro per curare feriti e malati. La presenza di questi medici provenienti da un Paese straniero donò a Zuo Xuemei più speranza. Ricordando quei momenti, l’infermiera ha più volte richiamato alla memoria la loro professionalità e il loro senso del dovere: “In una situazione in cui non era facile capirci a causa della barriera linguistica, siamo comunque riusciti a collaborare e a portare a termine le operazioni. A volte ci comprendevamo solo con lo sguardo poiché la nostra esperienza professionale come operatori sanitari era la stessa”.