【Call for papers】Il mio punto di vista sulla Cina

2020-11-27 15:03:12
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di Ludovica Barbato

Hai mai provato a fermarti e a provare ad avere una prospettiva diversa da quella comune? Io sì. Ho provato a vedere il mondo attraverso un punto di vista non comune e ho scoperto il Mondo, un Mondo che si chiama Cina.

Mi sono lasciata trasportare in un Paese molto lontano dal mio, se lasciamo validi i tradizionali confini, mi sono lasciata immergere da una cultura millenaria, con una storia antica più di 4000 anni, una tradizione permeante in tutti i suoi ambiti. Ma ben presto mi sono accorta che la Cina non è solo questo. E’ anche tecnologia, innovazione, futuro! Un mondo in continua evoluzione e in continuo cambiamento che sembra vivere con un’altra velocità, ed assistere ad un video velocizzato di 4 volte!

Ed è proprio questo che penso mi attiri di più: riuscire a riassumere e a racchiudere in se stessa tradizione e modernità. In essa coesistono e combaciano, proprio come lo Ying o lo Yang, il principio femminile e maschile, la luce e l’ombra. Si uniscono e si completano dando vita ad un’emozione unica, un pensiero nuovo che difficilmente può essere spiegato.

Il primo “punto di vista” sulla Cina, non lo posso nascondere è stato un po’ impaurito, timoroso ma allo stesso tempo curioso, attraverso lo studio della sua lingua. Ho studiato e attualmente studio, perché come diceva Confucio “三人行,必有我师“,non si finisce mai di imparare, la lingua cinese, ed è stata la prima finestra sulla Cina. Tanti significati, filosofia e cultura da scoprire all’interno di un solo ideogramma! Successivamente imparai a guardare ben oltre di quello che avevo davanti a me ed i significati di ogni ideogramma si facevano sempre più chiari e coinvolgenti!

Il secondo “punto di vista” sulla Cina è stato il mio periodo di permanenza e studio in Cina. Finalmente avevo la possibilità di vedere con i miei occhi quello che avevo studiato letto e visto in tanti anni di studio e passione. Non tutto era come me lo sarei aspettato, a volte anche meglio, a volte mi sono sentita spaesata, ma bastava poco per sentirsi come a “casa” tra un boccone di 地三鲜 e una serata al KTV. Il mio soggiorno si è consumato a Wuhan, ma che sa accoglierti e abbracciare ogni studente straniero. La sua Pagoda della Gru Gialla svetta ed è padrona della città e figurativamente ti abbraccia e ti sostiene.

Infine l’ultimo “punto di vista” sulla Cina è stato una volta tornata. I miei occhi da “occidentale” avevano finalmente visto il Paese di Mezzo, la Cina. Un Paese tanto lontano ma che in realtà oggi occupa un posto molto vicino al cuore. Un’esperienza significativa a tratti difficile e a tratti unica, da vivere e rivivere tutti i giorni. L’entusiasmo ad oggi non si è spento o affievolito, bensì la fiamma che arde e che sostenta la mia passione brucia ancora più viva e forte pronta ad andare incontro a nuove avventure e opportunità.

Agli occhi di un estraneo, che magari non ha vissuto mai sulla propria pelle “un’esperienza cinese”, la prima cosa che viene in mente è la sua immensa grandezza o le solite immagini convenzionali o luoghi comuni che in tanti anni siamo abituati a vedere attraverso i più tradizionali mezzi di informazione, ma il mio “punto di vista” sulla Cina propone solo le sue immagini più vere e nitide, tradizionali, ma allo stesso tempo uniche: dolci donne intente a fare attività fisica nelle maestose piazze all’imbrunire del tramonto, vedo i venditori di Bingtanghulu negli angoli delle strade affollate, i piccoli artigiani all’opera per le strade o ragazzini gioiosi nei parchi.

A distanza di tanto tempo, dieci anni orsono, posso forse dire che il mio punto di vista sulla Cina ha subito un grande cambiamento. Di strada dal mio primo “punto di vista” ad adesso ne ho percorsa molta e ho la consapevolezza di averne altrettanta da percorrere. Non potrei mai dimenticare il mio primo sguardo timoroso, che ad oggi si è rafforzato, quello lo sguardo ingenuo ed incuriosito che si è oggi sostituito ad uno sguardo di consapevolezza e determinazione. Un punto di vista di chi, dopo studi ed esperienze concrete, conosce, anche se in minima parte, la vita cinese e nella sua vita non vuole fare altro che continuare ad approfondirlo!


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