【Call for papers】Il mio punto di vista sull’Italia

Xu Xintao 2020-11-16 10:02:16
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Questa penisola appenninica, nota per la sua singolare forma di stivale, è la patria di un popolo antico, il cui Paese, a partire dal momento in cui il figlio di Venere – Enea - e i suoi compagni sbarcarono sulle rive del Tevere, ha giocato un ruolo indispensabile nello sviluppo del mondo occidentale. Sono fortunato ad aver avuto l’occasione di visitare l’Italia di persona; fra i numerosi aspetti, quello che mi ha più colpito è la caratteristica insita in ogni abitante: la lentezza.

La lentezza risiede nella tipologia delle città. Tutti sanno che il Bel Paese è contrassegnato dalla ricchezza dei monumenti storici e dalla carenza di infrastrutture necessarie per una vita moderna; la maggior parte delle città italiane, infatti, soprattutto nei centri storici, conserva ancora strade ed edifici risalenti al rinascimento o a epoche antecedenti. Durante i dieci mesi che ho trascorso in Italia, ho soggiornato principalmente in due città: Perugia e Roma; Perugia, capoluogo dell’Umbria, è una città etrusca, mentre Roma, la città eterna, vanta una lunga storia di oltre 2700 anni. Camminando sulla Via Sacra, passando per il Colosseo, il Foro Romano, mi sono sentito come se fossi tornato al tempo dell’antica Repubblica Romana, con i discorsi di Cicerone che riecheggiavano flebilmente nelle mie orecchie. I cambiamenti nel cuore della città di Romolo sono lenti e scarsi, di conseguenza il fascino dell’antichità è così forte da eclissare ogni elemento dell’età moderna.

Nessuno può dimostrare in modo esplicito la lentezza dell’Italia quanto il popolo italiano. Rispetto alla ricerca infinita della velocità e dell’efficienza condotta dai cinesi o dagli americani, vivere in Italia è più o meno come girovagare sotto al sole e nella leggera brezza mediterranea con un’iconica Fiat 500, ascoltando romantiche canzoni alla radio. Mentre ero in Italia, il luogo che frequentavo di più era il bar, non solo per il profumo del caffè e delle brioche fragranti, ma anche per le chiacchierate fra gli avventori, soprattutto quelle che riguardavano il loro paese. Mi pare che il campanilismo sia molto forte fra gli italiani; per loro il gusto e le tradizioni della loro città d’origine sono impareggiabili. Mi ricordo di un loquace siciliano che sedeva accanto a me durante una crociera in Grecia e per ben un’ora mi ha parlato con entusiasmo del cibo della Sicilia mentre, allo stesso tempo, non ha dimenticato di disprezzare i gelati delle altre regioni. Chiacchierate del genere possono durare per molto tempo, ma in un luogo dove tutto va lentamente, ciò non è affatto bizzarro.

La lentezza ha reso gli italiani molto legati alle loro tradizioni: in ogni città italiana si possono trovare caffè, macellerie, gelaterie, panifici e ristoranti tramandati di padre in figlio, ma la qualità non peggiora al crescere della fama. Per quanto riguarda lo sport, se il nonno è tifoso della Juventus, sin dalla nascita al figlio verrà insegnato ad essere tifoso della stessa squadra, e quel bambino trasmetterà ai propri figli la stessa cosa, e così via. In un mondo in cui la gente diventa sempre più simile l’una all’altra, mantenere una propria identità è qualcosa che merita rispetto.

Come dice il proverbio: “Ogni medaglia ha il suo rovescio.” A causa della lentezza, di tanto in tanto, una mancanza di efficienza è inevitabile. Aspettare in fila per più di mezz'ora in una tabaccheria in cui c'è solo un impiegato che sta scherzando con un cliente, per esempio, può risultare molto fastidioso per chiunque sia appena arrivato in Italia; il treno in Italia sembra una lumaca, specialmente se paragonato al un treno ad alta velocità in Cina, e il ritardo è una caratteristica comune a tutti i trasporti… Ma con il passare del tempo ho imparato a convivere con lo stile di vita italiano ed a approfittare di questa lentezza per apprezzare appieno ogni momento.

Ci sono molti altri aspetti dell’Italia che non ho citato in questo testo: l’opera lirica, il cinema italiano, la moda e via discorrendo. È questo il fascino dell’Italia, il fatto che ognuno possa trovarvi qualcosa che gli appartiene , vivendo quindi un’esperienza esclusiva e unica. Per me l'Italia è un sogno che ritorna sempre.

Sono Xu Xintao, mi sono laureato in lingua italiana presso l’Università di lingue straniere di Pechino ed ora lavoro per Xinhua News Agency. Mi piacciono la cultura e il cibo italiano e sono appassionato della storia della civiltà romana.

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