Chi è il fantasma che vaga sul Sud-Pacifico?

2022-04-28 21:55:52
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

"Un fantasma si aggira sull'Oceano Pacifico. Non sto parlando della Cina, ma di noi". Qualche giorno fa, il quotidiano britannico “The Guardian” ha pubblicato un articolo in cui critica gli Stati Uniti e l'Australia per aver reagito in modo eccessivo alla firma di un accordo quadro sulla cooperazione in materia di sicurezza tra la Cina e le Isole Salomone. In qualità di paese sovrano nel Pacifico, le Isole Salomone cooperano con la Cina sulla base dell'uguaglianza e del vantaggio reciproco e in diversi settori tra cui il mantenimento dell'ordine sociale, la protezione della vita e della proprietà delle persone, l'assistenza umanitaria e la risposta ai disastri naturali. Tale collaborazione si prefigge lo scopo di promuovere la stabilità sociale e la pace e la sicurezza a lungo termine, in linea con gli interessi e le esigenze di sviluppo dei due paesi. Com'è possibile che tutto ciò abbia scatenato una forte reazione da parte degli Stati Uniti e dell'Australia? Il motivo fondamentale è che gli Stati Uniti e l'Australia non hanno mai considerato i paesi insulari del Pacifico - tra cui le Isole Salomone - come stati sovrani, piuttosto come il loro cortile di casa. Secondo gli Stati Uniti e l'Australia, spetta a loro decidere con chi i paesi insulari del Pacifico possono cooperare. Si tratta di una modalità essenzialmente colonialista ed egemonica.

Secondo "The Hill" questa cospirazione geopolitica rappresenta una risposta superata, persino paranoica, degli Stati Uniti e dell'Occidente nei confronti della crescente influenza della Cina nel Pacifico.

Ciò su cui gli Stati Uniti e l'Australia devono riflettere è il motivo per cui tutti i loro sforzi per creare scompiglio non siano riusciti a dissuadere i paesi insulari del Pacifico, come le Isole Salomone, dal cooperare con la Cina. Il motivo è che la cooperazione della Cina con questi paesi è equa e reciprocamente vantaggiosa, senza condizioni politiche, e aiuta veramente a migliorare le condizioni di vita degli abitanti del luogo. A seguito della diffusione dell'epidemia, la Cina ha attivamente fornito assistenza ai paesi delle isole del Pacifico per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus. A maggio dello scorso anno, le Isole Salomone sono diventate il primo paese delle isole del Pacifico a ricevere il vaccino cinese.

Al contrario, gli Stati Uniti e l'Australia non hanno mai preso in considerazione le aspirazioni di sviluppo delle nazioni insulari del Pacifico, ma le hanno semplicemente usate come strumenti geopolitici. Il "Solomon Star" ha pubblicato di recente un articolo sprezzante sulla visita di Campbell, dicendo che per la prima volta in 80 anni, un alto funzionario degli Stati Uniti si è recato nelle Isole Salomone, a lungo dimenticate da Washington, per costringere il paese ad abbandonare il suo accordo con la Cina. Il sito australiano “The Conversation” ha analizzato la visita, dicendo che le Isole Salomone credevano che la Cina potesse fornire un rimedio economico che l'Australia non poteva.

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti e l'Australia sono stati a lungo impopolari nel Pacifico del Sud a causa del loro cattivo comportamento. Lo spettro degli Stati Uniti e dell'Australia che intimidiscono gli altri paesi nel prendere posizione e minano la pace regionale dovrebbe scomparire dai cieli del Sud-Pacifico il prima possibile.

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi