Gli Stati Uniti cercano ancora di guidare la lotta globale contro Covid-19?

2021-09-23 21:52:32
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Il 22 settembre, ora locale, il presidente americano Biden ha presieduto il “Vertice video mondiale sul Covid-19”. In tale occasione Biden ha ripetutamente menzionato il "contributo" degli Stati Uniti alla lotta globale contro l'epidemia, e ha annunciato il prossimo piano di aiuti all’estero per i vaccini. Tuttavia, la tempistica del vertice, e gli “ambiziosi obiettivi” che vi ha illustrato, hanno indotto nell’opinione pubblica un grande punto di domanda.

Gli Stati Uniti hanno già propagandato questa vertice da lungo tempo, descrivendolo come “il più grande vertice di capi di stato per affrontare l’epidemia”. Tuttavia, come si è scoperto alla fine, i leader di alcuni paesi chiave non vi hanno preso parte. Da ciò si può trarre la conclusione che la comunità internazionale dubita profondamente della capacità e della motivazione degli Usa a guidare gli sforzi globali di prevenzione contro il Covid-19.

A livello globale, gli Usa sono il paese che ha affrontato nel modo peggiore l’epidemia di Covid-19. Fino ad oggi sono stati segnalati nel Paese oltre 42,5 milioni di contagi e più di 680 mila decessi. Tale numero di vittime ha già superato quello causato della pandemia di “spagnola”, ed è stato definito dai media americani una terribile pietra miliare.

È ovviamente ironico che con tale pessima performance nella lotta anti-pandemia gli Stati Uniti intendano svolgere un ruolo di guida nella lotta mondiale contro il Covid. Anzi, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il maggior contributo al mondo dei politici americani è stato il virus politico. Poco tempo fa, su mandato della Casa Bianca, il dipartimento d’intelligence degli Usa ha architettato un rapporto contro la Cina sul tracciamento del virus; una grande operazione eminentemente politica che ha gravemente danneggiato la cooperazione internazionale anti-Covid e ha suscitato ampie critiche nella comunità internazionale.

In questo contesto, sfruttando l’opportunità offerta dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno organizzato questo Summit globale anti-Covid, ed è facile capire le intenzioni politiche che si celano dietro di esso. Secondo gli analisti, la mossa della Casa Bianca è volta a cercare di recuperare la caduta di immagine causata dal proprio fallimento nella lotta anti-Covid, e a nascondere l’imbarazzo per il recente e frettoloso ritiro dall’Afghanistan, sviluppando una concorrenza tra potenze attraverso attacchi della “diplomazia dei vaccini”.

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