Usa, “paese numero uno al mondo per l’instabilità epidemica”, stanno calpestando i diritti umani

2021-08-17 20:41:24
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Di recente tre think-tank cinesi hanno pubblicato congiuntamente un rapporto di ricerca nel quale hanno definito gli Stati Uniti “paese numero uno al mondo per l’instabilità epidemica” rilevando i fatti e la realtà su come essi hanno calpestato i diritti umani.

Nell’ultimo anno, o giù di lì, si sono verificati negli Stati Uniti diversi crimini violenti. Secondo le statistiche parziali nel 2020 sono state registrate 614 sparatorie di massa con 521 morti (due al giorno). L’aumento significativo delle violenze ha portato alla crescita delle vendite di armi da fuoco, che nel 2020 ha raggiunto quota 23 milioni, con un incremento del 64% rispetto all’anno precedente.

Secondo le statistiche rese note da “Stop AAPI Hate”, organizzazione a livello nazionale degli Usa, da marzo 2020 a giugno di quest’anno, quest’organizzazione ha ricevuto in totale 9,081 denunce di episodi di odio contro gli americani di origine asiatica. Il 6 gennaio di quest’anno, i sostenitori dell’allora presidente americano hanno fatto irruzione nel Campidoglio con l’intenzione di cambiare il risultato delle elezioni presidenziali.

Diversi fattori negativi, come il fallimento del governo statunitense nel contenere l’epidemia, la debole ripresa economica e la costante radicalizzazione dei disordini sociali hanno esercitato molta pressione sui cittadini americani, molti dei quali soffrono di problemi psicologici.

Nonostante ciò, i politici americani continuano ancora a ignorare le difficoltà che il popolo americano si trova ad affrontare, al contrario, persistono nel pensiero egemonico interferendo negli affari interni di altri paesi. Hanno imposto più volte sanzioni all’Iran, al Venezuela e Cuba; hanno provocato e sono intervenuti nella situazione ucraina e hanno interferito negli affari interni della Cina sulle questioni di Hong Kong, del Xinjiang e di Taiwan.

Che qualifica ha il “paese numero uno al mondo per l’instabilità epidemica” di criticare la situazione dei diritti umani degli altri paesi? Noi auspichiamo che gli Usa possano mettere da parte la loro vanità e che si impegnino di più a contenere l’epidemia, mostrando senso di moralità, di giustizia e di responsabilità di fronte alla comunità internazionale.

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