Il razzismo americano è vergognoso e calpesta i diritti umani

2021-04-13 21:39:46
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Nel 1962, in occasione del 100esimo anniversario del movimento di liberazione degli schiavi, lo scrittore afroamericano James Baldwin parlò in una lettera aperta delle varie ingiustizie sociali subite da generazioni di afroamericani.

Oggi, dopo quasi 60 anni, le accuse di Baldwin sono purtroppo ancora una realtà. Prendiamo l’esempio della situazione degli asiatici negli Stati Uniti. Secondo una notizia pubblicata recentemente dalla California State University, nel 2020, il numero complessivo di casi di crimini ispirati dall’odio negli Stati Uniti è diminuito del 7% rispetto al 2019, ma quelli contri gli asiatici sono aumentati del 149%. Questo è direttamente correlato all’uso deliberato di termini come “virus cinese” e “influenza Kung Fu” da parte dell’ex presidente statunitense, Donald Trump. Tuttavia, come analizzato ad un livello più profondo da Anne Anlin Cheng, professoressa di studi sull’Inglese e sugli Stati Uniti alla Princeton University, le parole di Donald Trump da sole non avrebbero potuto istigare un odio così diffuso se già non fosse esistito un razzismo sistematico e culturale a lungo termine contro gli asiatici.

In effetti negli Stati Uniti non esistono minoranze etniche risparmiate dal razzismo. Attualmente, il numero delle persone di minoranze etniche cui è stato somministrato il vaccino contro Covid-19 negli Usa è di gran lunga inferiore a quello dei cittadini di pelle bianca.

Appare dunque chiaro come negli Stati Uniti il razzismo sia una realtà diffusa, sistemica e che continua ad esistere. La supremazia delle persone di pelle bianca è penetrata in ogni aspetto della società americana e i diritti umani fondamentali delle minoranze etniche sono stati calpestati. Questo non solo ha portato gli Stati Uniti ad una frammentazione sociale senza precedenti, ma ha anche tirato giù la maschera ipocrita dei “diritti umani all’americana”. Alcuni politici americani che si definiscono “difensori dei diritti umani” dichiarano apparentemente di voler risolvere il problema della discriminazione razziale, tuttavia per motivi di politica interna e per la tradizione storica ed ideologica del loro Paese non intendono né possono realmente farlo. Alcuni di loro hanno persino incitato e condonato apertamente la discriminazione razziale, e questo equivale ad umiliare e a calpestare il moderno concetto di diritti umani.

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