I politicanti statunitensi usano l’Onu come palcoscenico per attaccare il multilateralismo

2020-09-24 22:28:55
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Nel suo recente intervento al dibattito generale della 75esima sessione dell'Assemblea generale, il leader degli Stati Uniti, con un secondo fine, ha definito il nuovo coronavirus come il "virus cinese" e ha minacciato di "ritenere la Cina responsabile". Allo stesso tempo, si è vantato della cosiddetta “efficacia” messa in campo dagli Stati Uniti nel combattere l'epidemia, ignorando il tragico fatto che proprio il giorno in cui ha parlato, il numero di morti negli Stati Uniti ha superato quota 200.000! Il fatto che i politici statunitensi utilizzino l'Assemblea Generale, una piattaforma per il multilateralismo, come "palcoscenico" per il proprio tornaconto personale può essere definito come una macchia e un grande violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dello spirito del multilateralismo, rispettato dalla comunità internazionale.

Le menzogne non possono sostituirsi alla verità. L'importante contributo fornito dalla Cina alla lotta globale contro l’epidemia è stato chiaramente visibile a tutto il mondo ed è stato a lungo riconosciuto dalla comunità internazionale, dalla prima volta che ha informato l'OMS e gli altri Paesi – con cui ha condiviso la sua esperienza – fino alla attiva fornitura di assistenza a diverse nazioni, compresi gli Stati Uniti. Al contrario, dallo scoppio della crisi sanitaria, i politici della Casa Bianca non hanno affatto focalizzato la loro attenzione sulla prevenzione dell'epidemia, ma hanno ripetutamente fabbricato e diffuso la bugia del cosiddetto "virus cinese" per scaricare la responsabilità sugli altri, per incitare all'odio razziale e per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica fuori dai confini nazionali.

Inoltre, i politici statunitensi hanno reagito "scrollando le spalle" alle parole e alle raccomandazioni dell'OMS, hanno tagliato i fondi per sostenere l’Organizzazione annunciando addirittura il loro ritiro, e compromettendo seriamente la cooperazione globale nella lotta contro l'epidemia. Questo atteggiamento ha provocato grandi danni alla salute delle persone in tutto il mondo. Il Pew Research Center ha recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio che mostra che l'immagine degli Stati Uniti nel mondo è scesa ai minimi storici a causa delle loro scarse prestazioni nella risposta all’epidemia di nuovo coronavirus.

In un'epoca caratterizzata da molte sfide alla governance globale, sarebbe una catastrofe intollerabile se la comunità internazionale consentisse ai politici statunitensi di approfittare dell'epidemia per diffondere voci false e creare divisione. Per questo motivo, nei loro interventi in teleconferenza all'Assemblea Generale, i leader di molti Paesi hanno chiesto di rafforzare il multilateralismo, la solidarietà e la cooperazione. Ad esempio, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che "di fronte alle emergenze sanitarie e alle sfide per il clima, tra le altre cose, è giunto il momento di agire qui e ora". La cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che “le questioni globali richiedono una comprensione e una collaborazione a tutti i livelli che vada oltre i confini nazionali".

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