Il piano americano di “usare Taiwan per controllare la Cina” è una strada senza uscita  

2020-09-21 20:35:15
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Recentemente, il vice segretario del Dipartimento dello Stato Usa, Keith Krach, si è recato nella provincia cinese di Taiwan. Si tratta del secondo viaggio di un funzionario americano a Taiwan, e rappresenta una grave violazione del principio di “una sola Cina” e del contenuto dei tre comunicati congiunti tra Cina e Usa. Questo atto ha gravemente danneggiato la stabilità e la pace delle relazioni sino-americane e di quelle tra le due sponde dello stretto di Taiwan, e per questo la Cina adotterà contromisure per tutelare la sovranità dello Stato e l’integrità del proprio territorio.

È risaputo che il principio di “una sola Cina” è la base politica su cui poggiano le relazioni sino-americane. Inoltre, nei Tre comunicati congiunti tra Cina e Usa si afferma che il governo della Repubblica Popolare cinese è l’unico governo legittimo della Cina e che il popolo statunitense manterrà con Taiwan solo le relazioni non ufficiali - culturali e commerciali. Per questo motivo la Cina continuerà ad opporsi a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan.

Tuttavia, a partire da quest’anno, alcuni politicanti americani hanno violato lo spirito dei tre comunicati congiunti tra Cina e Usa e hanno spesso lanciato provocazioni sulla questione di Taiwan. Dalla vendita di armi e dalle voci di una “maggiore cooperazione economica” al successivo invio di alti funzionari a Taiwan e all’incontro tra l’ambasciatore Usa all’Onu e il rappresentante di Taiwan a New York - gli Stati Uniti hanno continuato ad inviare segnali sbagliati ai sostenitori della “indipendenza di Taiwan” con l’intenzione principale di destabilizzare a proprio vantaggio l’area dello Stretto.

Al momento attuale gli Usa presentano il più alto numero di contagiati e di decessi provocati dal Covid-19, l’economia è in stagnazione, la disoccupazione rimane alta e le tensioni razziali stanno esacerbando le divisioni all’interno della società. Con l’avvicinarsi delle elezioni, gli Stati Uniti intendono ottenere un vantaggio economico e politico manipolando a breve termine la situazione di Taiwan, anche per spostare l’attenzione dei cittadini americani dalla loro governance inefficiente e per rimediare allo scarso interesse nei confronti delle prossime elezioni presidenziali.

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