La cerchia anti-cinese di Pompeo mette nei guai gli alleati

2020-07-23 21:55:29
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Mercoledì 22 luglio, il segretario di Stato USA Mike Pompeo ha concluso la sua visita nel Regno Unito e in Danimarca. Non sorprende che durante la sua visita Pompeo abbia diffuso ovunque assurdità anti-cinesi e abbia reclamato a gran voce una nuova alleanza per far fronte alla “minaccia cinese”, trasformando questo viaggio in Europa in un tour anti-Cina.

Come capo diplomatico degli Stati Uniti, in questo periodo, Pompeo ha gridato freneticamente all’Europa, nel tentativo di creare una contrapposizione ideologica con la Cina. Da un lato, l’attuale governo degli Stati Uniti si aggrappa alla mentalità della guerra fredda, con gravi errori di valutazione strategici nella politica verso la Cina; dall’altro, emerge anche il timore di Pompeo e dei suoi simili di fronte al costante sviluppo delle relazioni sino-europee, che ha portato gli USA a inasprire la loro offensiva per suscitare ostilità.

Durante il suo viaggio in Europa, Pompeo ha espresso “apprezzamento” per la dura posizione del Regno Unito su Huawei. Secondo non pochi internauti britannici, implicitamente il commento di Pompeo implica che Washington controlla il governo britannico e ha l’obiettivo di sopprimere il Regno Unito per rendere gli States “nuovamente grandi”. Secondo gli analisti, quando le relazioni sino-britanniche sono vincolate da forze anti-Cina come Pompeo, alla fine sarà il popolo britannico a pagare il conto.

In questo mondo multipolare, le civiltà non sono classificate per il livello e la qualità, e le differenze di sistema non devono condurre a un gioco a somma zero. Quest’anno ricorre il 45esimo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cina e UE, e, in retrospettiva, si può vedere l’esistenza di ampi interessi comuni nel commercio, nel multilateralismo e nella governance globale, e il fatto che la cooperazione win-win costituisce da sempre la nota dominante delle relazioni bilaterali. Proprio come sottolineato dal leader cinese, “tra Cina e UE non esistono scontri di interesse fondamentali, la cooperazione supera di gran lunga la concorrenza, così come le intese superano di gran lunga le divergenze”; le due parti devono costituire due forze principali nella salvaguardia della pace e della stabilità mondiali, due grandi mercati promotori dello sviluppo globale e due grandi civiltà che persistono nel multilateralismo e nel perfezionamento della governance globale, così da creare un partenariato strategico globale ancora più influente a livello mondiale.

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