La stabilità e la prosperità del Xinjiang sono la migliore risposta alle bugie dei politici statunitensi
Giorni fa, negli Stati Uniti è stato firmato il cosiddetto "Uyghur Human Rights Policy Act 2020", che diffama in modo brutale la situazione dei diritti umani nel Xinjiang e diffonde deliberatamente menzogne sull’operato del governo cinese relativo alla governance della regione autonoma. Questo documento, condannato dalla comunità internazionale, ha provocato un forte moto di indignazione in tutto il popolo cinese, compresi i 25 milioni di persone di diversi gruppi etnici che abitano il Xinjiang.
Dopo i risultati ottenuti in un lungo periodo di tempo, in particolare dopo l’efficace lotta contro il terrorismo e l’estremismo condotta negli ultimi anni, il Xinjiang è entrato in un nuovo periodo di sviluppo e prosperità. Nel Xinjiang le persone di tutti i gruppi etnici vivono e lavorano in serenità e felicità, dunque le menzogne diffuse da alcuni politici statunitensi – e di cui dovrebbero vergognarsi – non potranno mai nascondere la verità dei fatti.
Negli ultimi tre anni non è si è verificato alcun caso di violenza nel Xinjiang; parimenti la cultura e la libertà religiosa continuano ad essere tutelate in modo completo. Attualmente, sono più di 28.000 i luoghi religiosi nel Xinjiang, con oltre 30.000 persone che si dedicano al servizio religioso. In media, ogni 530 cittadini musulmani possiedono una moschea; questa è una cifra più alta di molti altri Paesi musulmani. Le lingue delle minoranze etniche sono ampiamente utilizzate nel settore giudiziario, amministrativo, educativo, della stampa e dell’editoria del Xinjiang.
Vale la pena ricordare che, in qualità di importante centro coinvolto direttamente nel progetto "Belt and Road", il valore totale delle importazioni e delle esportazioni del Xinjiang nel 2019 è aumentato del 23,8% su base annua. Nell’anno corrente è stato riscontrato un importante aumento sia del numero di treni “China Railway Express” in entrata e in uscita dalle stazioni del Xinjiang sia del volume delle merci da essi trasportate.
Un gran numero di fatti dimostra pienamente che il Xinjiang si trova nel miglior periodo di sviluppo della sua storia e che i diritti fondamentali dei cittadini di tutte le etnie sono pienamente garantiti. I cittadini locali sono i più qualificati a pronunciarsi sulle questioni relative al Xinjiang, e qualunque voce, calunnia e tentativo diffamatorio non danneggerà lo sviluppo e i progressi compiuti dal Xinjiang.
Nessuna forza potrà scuotere la fiducia e la determinazione del popolo cinese a difendere la riunificazione della madrepatria, a salvaguardare l'unità delle diverse etnie e a raggiungere i proprio obiettivi di sviluppo. Sarà molto meglio per alcuni politici statunitensi di svegliarsi e tornare al più presto sulla retta via.