Cina: ‘più apertura per favorire la ripresa dell'economia mondiale’

2020-05-23 21:06:55
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Il 22 maggio, nel rapporto sul lavoro di governo presentato alla massima autorità cinese, Assemblea Popolare Nazionale, il governo cinese ha sottolineato che "di fronte ai cambiamenti nell'ambiente esterno, è necessario espandere senza sosta l'apertura verso il mondo esterno, stabilizzando la catena di approvvigionamento e la catena industriale e promuovendo le riforme e lo sviluppo proprio attraverso l’apertura". In un contesto di gravi conseguenze per l’economia e il commercio mondiali provocate dall'epidemia di Covid-19, la Cina ha fatto sentire la propria voce a favore del multilateralismo e di una maggiore apertura. Questa voce ha senza dubbio rafforzato la fiducia globale nella ripresa economica.

In termini di contenuto, il rapporto stabilisce disposizioni specifiche in 4 aspetti: promozione della stabilità di base nel commercio estero, uso attivo degli investimenti esteri, edificazione congiunta e di alta qualità del progetto "una cintura e una via", liberalizzazione e facilitazione degli scambi e degli investimenti, reali e mirati.

Colpite dal coronavirus, alcune industrie e aziende di tutto il mondo si trovano ad affrontare problemi pratici come difficoltà nel ricevere ordini, nell'adempimento dei contratti, a causa dei problemi di logistica a livello internazionale e dell’aumento delle barriere commerciali. Ciò ha messo in discussione la globalizzazione, mentre il protezionismo ha continuato a crescere. Alcuni politici negli Stati Uniti e in Occidente hanno persino politicizzato l'epidemia, sostenendo la cosiddetta "sinizzazione della della catena industriale" e impegnandosi a promuovere divisione e isolamento.

Tuttavia, la globalizzazione economica è un processo storico e il motivo per cui la Cina è ora chiamata la "fabbrica mondiale" è il risultato dell'allocazione ottimale della catena industriale da parte delle imprese globali dopo attenti calcoli e valutazioni nel corso degli ultimi decenni. La maggior parte dei consumatori di tutto il mondo beneficiano di questa configurazione della catena industriale più economica ed efficiente.
In effetti, durante l'epidemia, l'economia cinese ha già dimostrato una forte capacità di resilienza e di ripresa. Nei primi tre mesi di grave diffusione dell'epidemia, gli afflussi netti di investimenti diretti in Cina sono stati pari a 33,6 miliardi di dollari Usa. Secondo un sondaggio del Ministero dell'Industria e dell'informazione della Cina, circa il 40% delle imprese finanziate dall'estero ha indicato che gli investimenti in Cina aumenteranno nel prossimo futuro.

È possibile vedere che gli investitori stranieri hanno una volontà a lungo termine di investire in Cina. Il rapporto sul lavoro del governo di quest'anno sottolinea che la continua e costante espansione e apertura della Cina rafforzeranno senza dubbio la fiducia delle aziende multinazionali nei confronti del Paese.


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