​I politicanti statunitensi sparano bugie a raffica, scaricando sugli altri le loro responsabilità

2020-05-20 21:13:09
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Rivolgendosi direttamente al direttoregenerale dell'Organizzazione mondiale della sanità,Tedros Adhanom Ghebreyesus, con una lettera pubblicata sui suoi social media, il leader statunitense ha minacciato che se l'Oms non si impegnerà a realizzare sostanziali miglioramenti nei prossimi 30 giorni, gli Usa revocheranno in modo permanente i finanziamenti all'organizzazione, e riconsidereranno la loro adesione all'Oms.

Un mese fa, gli Usa hanno attaccato il modo in cui l’Oms ha risposto all’epidemia di coronavirus. Nella dichiarazione odierna, i politicanti statunitensi hanno di nuovo scaricato le proprie responsabilità, in particolare nel tentativo di attribuirle la colpa della loro cattiva gestione dellacrisi sanitaria.

Tuttavia, come si sa, le bugie hanno le gambe corte. Di fronte alla realtà dei fatti, ai principi giuridici, alla moralità e alla scienza, lo scarica barile dei politicanti americani è piuttosto impopolare sul palcoscenico internazionale. Robert Redfield, direttore dei Centri perlaPrevenzione eilControllo delle Malattie(CDC)degli Usa, ha dichiarato chiaramente all'udienza del Senato che già dal 2 gennaio i CDC statunitensi erano in contatto con il Centro cinese per il controllo delle malattie e condotto discussioni "a livello scientifico". A partire dal 3 gennaio, la Cina ha informato regolarmente gli Stati Uniti sulla situazione epidemica. A febbraio c'erano anche due esperti americani nella missione dell'OMS in Cina. Tutto ciò equivale a uno schiaffo in faccia per i politicanti americani.

Contrariamente ai vari attacchi fatti dai politici americani, nel corso della 73esima Assemblea mondiale della Sanità appena conclusasi, il segretario generale dell’Onu e i leader di Germania, Francia e di altri paesi hanno via via espresso il loro fermo sostegno all’OMS, sottolineando che “è l’ora della solidarietà, e non di incolpare qualcuno o di minare la cooperazione multilaterale”. L’Unione europea e altri hanno anche annunciato un aumento degli aiuti economici destinati all’OMS.

Harry Truman, ex presidente statunitense, è famoso per la celebre frase: “The buck stops here!” (frase idiomatica della lingua inglese che significa “non si accettano più scuse, è tempo di prendersi le proprie responsabilità, senza continuare a scaricarle sulle autorità superiori). Non sappiamo cosa pensino al riguardo i politicanti statunitensi. Da parte nostra, speriamo che si pentano quanto prima e si uniscano il prima possibile al resto del mondo nella lotta contro l'epidemia, oltre che si sbrighino a salvare il popolo americano dal disastro.

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