Pompeo continua a produrre “macchie” morali sugli Stati Uniti

2020-04-12 21:21:28
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"Le sanzioni statunitensi impediscono alle forniture mediche di raggiungere l'Iran. Di conseguenza, persone innocenti stanno morendo". Sono le parole scritte di recente da Chris Murphy, senatore dello Stato americano del Connecticut, sui social network.

La dichiarazione di Murphy non è esagerata. Dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus, il segretario di Stato USA Mike Pompeo ha ripetutamente dichiarato che non revocherà le sanzioni contro l'Iran.

Secondo i dati aggiornati alle ore 12:00 dell'11 aprile, ora locale, in Iran sono stati diagnosticati in totale 70.029 casi di contagio da Covid-19, con 4.357 decessi. Il tasso di letalità supera la media globale. In merito, i funzionari del Ministero della Sanità iraniano hanno affermato che il motivo principale dell'elevato tasso di letalità risiede nella carenza di forniture mediche, causata dalle sanzioni americane. Ma gli Stati Uniti continuano a inasprire le sanzioni contro l’Iran.

In un momento critico della battaglia contro il coronavirus in Iran, gli USA continuano a imporre sanzioni unilaterali contro il Paese, violando totalmente lo spirito umanitario. Ciò non solo influenzerà seriamente la lotta dell’Iran contro l'epidemia, ma ostacolerà anche la cooperazione globale instaurata per frenare la diffusione del virus.

In merito, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha sottolineato: "I virus non conoscono i confini e la nostra capacità di rispondere a questa malattia dipenderà in definitiva dal sistema sanitario più debole del mondo". Il numero uno dell’OMS ha invitato i governi e i cittadini in Europa, USA e altri Paesi ricchi ad adottare misure appropriate per superare la crisi, puntando al contempo gli occhi sul resto del mondo.

Proprio sulla base di ciò, la comunità internazionale ha invitato gli Stati Uniti a revocare le sanzioni contro Paesi come l'Iran. Alcuni membri del Congresso americano hanno anche scritto al segretario di Stato Mike Pompeo e al Ministro delle Finanze Steven Mnuchin, chiedendo l'immediata sospensione delle sanzioni contro l'Iran per almeno 120 giorni. Tuttavia, Pompeo ha fatto orecchi da mercante, continuando a produrre “macchie” morali sugli Stati Uniti.

Secondo quanto analizzato dal “New York Times”, alcuni politicanti americani considerano il virus un’“opportunità”, come uno dei due monti, insieme alle sanzioni, su cui far schiantare il governo iraniano, costringendolo ad arrendersi di fronte a Washington e a realizzare addirittura un cambio al potere.

La Covid-19 è già di per sé un’enorme disgrazia per tutta l’umanità, e le sanzioni “tiranniche” americane la stanno trasformando in una crisi umanitaria.

Alcuni politicanti americani stanno diventando sabotatori della cooperazione internazionale contro il virus e bulli che mettono in atto una politica della forza. Tuttavia, non riusciranno a raggiungere i propri obiettivi politici. Al contrario, potrebbero danneggiare gli altri e se stessi.

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