Covid-19, gli Usa non hanno svolto il ruolo che a loro compete

2020-04-10 21:25:41
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Recentemente alcuni politici americani hanno criticato la Cina per “aver nascosto la situazione relativa all’epidemia di Covid-19 e il numero di decessi”. È evidente che il governo americano non vuole assumersi la responsabilità della diffusione su vasta scala dell’epidemia nel proprio Paese dunque hanno attribuito la responsabilità alla Cina. L’8 aprile, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha criticato un’altra volta la Cina per aver nascosto i dati relativi all’epidemia di Covid-19. Chi ha realmente nascosto la situazione sull’epidemia? Ecco di seguito le riposte.

Lo scorso gennaio, il New York Times ha pubblicato un articolo nel quale si legge che HelenChu, una dottoressa americana ha lanciato un allarme sulla trasmissione dell’epidemia negli Stati Uniti, un mese dopo, ha consegnato i risultati di test alle autorità competenti del Paese e queste ultime le hanno chiesto di non rivelare i risultati. Il 2 marzo, il CDC ha sospeso la diffusione dei dati relativi al numero delle persone che sono state sottoposte al test e quello dei decessi. L’8 aprile, l’ABC ha riferito, citando le parole di quattro fonti informate dai fatti, che a novembre del 2019 il NCMI (North Country Mechanical Insulation Contractors), un meccanismo dipendente dal Pentagono, ha reso noto in un suo rapporto la trasmissione di un tipo di epidemia a Wuhan che potrebbe rappresentare “un evento catastrofico” per la Cina e per gli Stati Uniti.

Perché la Cina è riuscita a contenere in modo efficace la trasmissione dell’epidemia in poco più di due mesi? Perché il PCC ha adottato misure scientifiche, ha inviato personale medico da diversi luoghi del Paese nella provincia dello Hubei e ha chiuso con tempestività le zone in cui si è verificata la prima esplosione di casi di Covid-19, senza dimenticare gli 1,4 miliardi di cittadini cinesi che hanno scelto spontaneamente di isolarsi a casa.

Attualmente negli Stati Uniti sono stati segnalati oltre 450 mila di casi di contagio, con più di 16 mila decessi. Secondo quanto riportato il 9 aprile dai media americani, una sessantenne dello Stato del Michigan contagiata dal coronavirus ha chiesto l’aiuto all’assistente vocale almeno quaranta volte prima di morire. Forse alcuni politici americani provano vergogna nell’ascoltare questo audio? Ci auguriamo che possano avere una giusta conoscenza della situazione dell’epidemia nel proprio Paese e impegnarsi quanto prima per salvare vite umane.

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