Covid-19, perché l’Oms è divenuta il “capro espiatorio” del governo americano?

2020-04-09 20:50:42
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Recentemente e in diverse occasioni i leader americani hanno criticato l’Oms per “aver offerto suggerimenti erronei di prevenzione e controllo dell’epidemia di Covid-19 agli Stati Uniti”, ed hanno minacciato di non fornire più finanziamenti all’Organizzazione. L’8 aprile, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che l’Oms non ha svolto il ruolo che le compete, motivo per cui gli Stati Uniti dovrebbero sospendere i finanziamenti ad essa diretti.

Secondo quanto riportato l’8 aprile dal Guardian, il governo americano ha rifiutato più volte di assumersi la responsabilità della diffusione su vasta scala dell’epidemia di Covid-19 sul proprio territorio, attribuendo la colpa all’Oms. Secondo il quotidiano britannico questo atteggiamento non aiuterà ad alleviare le difficoltà nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia e creerà grandi resistenze alla cooperazione internazionale nella lotta al coronavirus.

Lo scorso febbraio, il governo statunitense ha consegnato al Congresso il rapporto di bilancio preventivo del governo federale per l’anno fiscale 2021. Nel rapporto ha avanzato la possibilità di ridurre i fondi all’Oms dai 123 milioni di dollari dello scorso anno fiscale a 58 milioni di dollari. Alcuni si sono opposti a questa proposta definendola inappropriata in un periodo in cui tutto il mondo si trovava ad affrontare l’emergenza dell’epidemia di Covid-19.

Gli Usa si definiscono come il più grande Paese finanziatore dell’Organizzazione mondiale della Sanità ma non hanno ancora versato tutta la quota associativa del 2019. Secondo i dati resi noti dall’Oms, fino al 29 febbraio di quest’anno, gli Stati Uniti devono ancora versare più del 70% della loro quota associativa. Inoltre dovranno versare la quota di 120 milioni di dollari per il 2020, ma finora non hanno pagato un centesimo. Questo potrebbe spiegare la ragione per cui alcuni politici americani hanno dato la colpa all’Oms.

Con oltre 420mila di casi di contagio e più di 14mila decessi, gli Usa sono diventati il nuovo “epicentro” mondiale dell’epidemia di Covid-19. A causa di una serie di decisioni sbagliate i leader americani hanno fatto pagare ai loro concittadini un prezzo molto salato. Continueranno ancora a percorrere questa strada?


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