Usa danneggiano relazioni con la Cina convertendo in legge il “2019 Taipei Act”

2020-03-28 19:55:02
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Giovedì 26 marzo il leader statunitense ha firmato, convertendolo in legge, il cosiddetto “2019 Taipei Act”, impossibilitando apertamente gli altri Paesi ad allacciare relazioni diplomatiche con la Cina e aiutando Taiwan a espandere il cosiddetto “spazio internazionale”. In tal modo, gli Usa hanno interferito gravemente negli affari interni della Cina. In un momento di emergenza, che vede il mondo intero combattere l’epidemia, gli Stati Uniti hanno fatto ancora ricorso a questo tipo di espediente politico. È mai possibile che non vogliano badare alla vita delle persone e perdere la seconda "finestra di opportunità" della lotta all’epidemia?

Il 26 marzo, negli Usa, i casi confermati di contagio da Covid-19 hanno superato quota 82mila. Gli Stati Uniti sono così diventati il primo Paese al mondo per numero di contagi. Tuttavia, in un frangente così importante, la parte statunitense ha deciso di scherzare con la vita dei cittadini americani e sprecare quell’energia che dovrebbe essere utilizzata nella lotta all’epidemia sul cosiddetto disegno di legge riguardante Taiwan, il quale ha suscitato contrapposizioni. Tale azione ha sconvolto tutto il mondo.

Quanto alle autorità di Taiwan, quello di dipendere dagli Usa per espandere il cosiddetto “spazio internazionale” e mantenere le cosiddette “relazioni diplomatiche” con alcuni paesi è un sogno ad occhi aperti. Perché giocando la “carta di Taiwan”, gli Usa prendono sempre in considerazione solo i propri interessi politici, nonché motivi di natura economica, mai gli interessi dei cittadini di Taiwan.

Il diritto di iniziativa sulla situazione dello stretto di Taiwan è saldamente nelle mani della Cina continentale. La riunificazione della Cina e la rinascita nazionale sono una tendenza della storia, nessuna forza riuscirà a ostacolarle.

La Cina consiglia alla parte americana di correggere quanto prima i suoi errori, di non ricorrere più all’espediente del cosiddetto disegno di legge su Taiwan e di non ostacolare lo sviluppo delle relazioni tra la Cina e gli altri Paesi, altrimenti Beijing reagirà con fermezza.

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