"Il Made in China è un veicolo di contagio"? Ma smettiamola di scherzare!
Dato che alcuni politici statunitensi si riferiscono al nuovo coronavirus chiamandolo "virus cinese" o "virus di Wuhan", alcune persone occidentali stanno diffondendo voci sul fatto che i prodotti acquistati dalla Cina portano il virus, incoraggiando il boicottaggio del "Made in China".
Questa argomentazione ridicola corrisponde a una forma di razzismo e di attacco politico attraverso l'epidemia: lo scopo è quello di trovare espedienti per stigmatizzare la Cina, così da suscitare e creare contraddizioni tra la Cina e altri paesi, al fine di perseguire un interesse privato.
In effetti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato chiaramente sul suo sito ufficiale che il nuovo coronavirus non è trasmesso attraverso prodotti fabbricati in Cina, né attraverso prodotti fabbricati in altri paesi che hanno segnalato casi di Covid-19.
Certo, per alcune persone, la scienza e il buon senso possono essere invisibili. Hanno inventato ogni tipo di fake news sull’epidemia, approfittando della paura del pubblico nei confronti del virus per attaccare la Cina.
Pur essendo il più grande produttore al mondo di tute protettive e mascherine per uso medico, la Cina ha dovuto fare i conti con una grave carenza di materiali medici dopo lo scoppio dell’epidemia. A seguito del continuo miglioramento della situazione della prevenzione e del controllo dell'epidemia, le industrie interessate della Cina hanno ripreso la produzione e le attività lavorative, e un gran numero di materiali medici è stato rapidamente rilasciato sul mercato.
Allo stesso tempo, il governo cinese incoraggia e sostiene le imprese cinesi ad espandere la fabbricazione e fornisce ogni tipo di vantaggio per l’acquisto da parte dei diversi paesi. Oltre a soddisfare la domanda interna legata alla prevenzione dell’epidemia, la Cina sta fornendo, nei limiti delle proprie capacità, materiali medici anche ai paesi esteri. I dati mostrano che la Cina ha fornito o sta fornendo materiali medici urgentemente necessari a dozzine di paesi e regioni, tra cui figurano il Pakistan, l’Iran, la Corea del Sud, il Giappone, l’Italia e l’Unione africana.
Il 26 marzo, Xi Jinping parteciperà in videoconferenza da Beijing al summit straordinario dei leader del G20 sul Covid-19. La Cina spera di cogliere questa occasione per promuovere la prevenzione e il controllo congiunti della comunità internazionale, migliorare la governance globale della salute e contrastare l'impatto dell'epidemia sull'economia mondiale. In questo momento critico, la Cina sta mostrando una significativa capacità di leadership. Si può dire che questa epidemia, invece di alienare la Cina dal mondo, migliorerà ulteriormente la comprensione e il riconoscimento del mondo del concetto di comunità umana dal destino condiviso.