Covid-19, la logica crudele di alcuni politici Usa che considerano il capitale più importante della vita umana

2020-03-21 22:45:51
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Negli ultimi due giorni i media americani hanno riportato un fatto che ha profondamente indignato l’opinione pubblica.

Il 13 febbraio il presidente del Comitato d’Intelligence del Senato degli Stati Uniti e membro del Partito repubblicano, Richard Burr, ha venduto 33 azioni detenute da lui e da sua moglie il cui valore oscillava tra i 628 mila e i 1,72 milioni di dollari.

Richard Burr è stato coinvolto nella stesura della risposta all’epidemia degli Stati Uniti ed è membro del Comitato sanitario del Senato statunitense. Dopo lo scoppio dell’epidemia di Covid-19, Burr ha ascoltato regolarmente il briefing del Senato sulla situazione epidemica, tuttavia, non ha informato i cittadini sui rischi dell'epidemia, anzi, ha "garantito" gli effetti della risposta al contagio fornita dal governo Usa. Il 7 febbraio, ha dichiarato che gli Stati Uniti erano "preparati al meglio" per fronteggiare l'epidemia, ma una settimana dopo, ha venduto i suoi titoli.

Questo caso apre una finestra sullo stato di caos e di disordine che caratterizza gli Stati Uniti nel preciso momento sono costretti a fare i conti con l’epidemia di Covid-19. In realtà, questa storia ha reso ancor più chiaro agli occhi dell’opinione pubblica che per alcuni politici statunitensi il capitale viene sempre prima della vita umana. Si tratta di una logica irresponsabile e contraria alla sicurezza e alla salute del popolo statunitense.

La risposta piuttosto inefficace degli Stati Uniti alla diffusione dell’epidemia di Covid-19 è un fatto già riconosciuto. Il primo caso di infezione da nuovo coronavirus diagnosticato negli Stati Uniti risale al 20 gennaio e soltanto il 13 marzo, il governo ha annunciato la stato di emergenza nazionale, convogliando su di sé molte critiche per aver sprecato quasi due mesi di tempo. Proprio come quanto sottolineato da alcuni analisti, la preoccupazione per le conseguenze portate dal virus sull'economia statunitense è un fattore importante.

Tuttavia, il virus non scompare per motivi politici. Di conseguenza, è emerso nel Paese un altro strano fenomeno: sebbene il lavoro contro epidemia del governo statunitense si svolga lentamente, il salvataggio del mercato è piuttosto veloce.

A partire dal 20 febbraio, le azioni Usa sono fortemente diminuite. Solo una dozzina di giorni dopo sono state introdotte politiche di salvataggio del mercato, tuttavia le misure non sono state efficaci. Dal 9 marzo, in quattro occasioni, le azioni statunitensi hanno avuto un “cortocircuito”. Il 20 marzo, le azioni del Paese hanno riscontrato una flessione su vasta scala, bruciando tutti i guadagni dall’insediamento dell’attuale amministrazione americana.

A quanto pare alcuni politici Usa non hanno capito che è inutile fare affidamento su misure di salvataggio del mercato. Al contrario, solo sforzi concreti per contrastare l’epidemia potranno mitigare il panico diffuso sulle piazze azionarie.

Nonostante la situazione di emergenza, al momento attuale negli Usa è ancora difficile fare un test per il Coronavirus. Il 18 marzo, in una conferenza stampa alla Casa Bianca, un giornalista ha rivolto questa domanda: "Solo le persone sintomatiche avranno priorità per eseguire i test?". La risposta è stata “no”, con l’aggiunta di questa frase: “questa è la vita, e ogni tanto possono verificarsi situazioni come queste”.

Questa facile “accettazione dell'ingiustizia” ha fatto esplodere i social americani, ed ha esposto nuovamente i problemi profondi degli Stati Uniti come l'ingiustizia sociale, la mentalità predatoria della finanza e l'erosione dell'interesse pubblico; tutte questioni provocate dall'enorme divario tra ricchi e poveri.

“In questo difficile quadro di pandemia, saremo davvero in grado di affrontare il problema in modo diretto e trasparente, e agire con ripidità per proteggere la salute dei cittadini?”. Questo è un aspetto fondamentale su cui dovrebbero riflettere quei politici americani che considerano il capitale più importante della vita umana.

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