Cina ha fiducia e capacità per sconfiggere la nuova epidemia di polmonite

2020-01-22 21:02:59
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Recentemente, nella città di Wuhan (provincia dello Hubei), è scoppiata un’epidemia di polmonite virale provocata da un nuovo ceppo di coronavirus. Il numero dei casi interessati è in continuo aumento, il che sta destando grande attenzione da parte della società cinese e della comunità internazionale. Secondo quanto comunicato mercoledì 22 gennaio dalle autorità competenti della Cina, fino alle ore 24:00 del 21 gennaio, sono stati confermati 440 casi di polmonite in 13 province cinesi e 9 decessi a Wuhan. Oltre che in Cina, sono stati confermati casi anche in altri paesi come Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.

Per salvaguardare la sicurezza della vita e la salute pubblica, il governo cinese si sta impegnando molto nella prevenzione e il controllo dell’epidemia, comunicando le informazioni con tempestività, in modo aperto e trasparente; sta rafforzando la cooperazione internazionale e affrontando questa sfida con calma, assumendosi una grande responsabilità per la salute del popolo cinese e per la sicurezza sanitaria globale.

Dopo il primo caso di polmonite virale causato da un virus sconosciuto riscontrato il 30 dicembre 2019 a Wuhan, il governo cinese ha immediatamente inviato personale da Beijing per aiutare il governo locale nella prevenzione e il controllo dell’epidemia. Nel giro di poco più di una settimana è stato confermato che l’agente patogeno causa dell’epidemia è un nuovo ceppo di coronavirus.

Nel frattempo, la Cina ha diffuso le informazioni sull’epidemia in modo aperto e trasparente. Le autorità competenti hanno rispettivamente rilasciato informazioni il 31 dicembre 2019, e nuovamente il 3, il 5 e il 9 gennaio, e hanno dato aggiornamenti giornalieri sull’evolvere della situazione a partire dall’11 gennaio. Dopo i primi casi confermati fuori Wuhan, a partire dal 20 gennaio le autorità competenti cinesi hanno iniziato a pubblicare quotidianamente informazioni sui casi confermati e quelli presunti in tutte le province cinesi.

Recentemente sono stati confermati dei casi anche in altri paesi come Giappone, Corea del Sud, Tailandia e Stati Uniti. A questo proposito, la Cina si mantiene in stretto contatto con l’Oms, ha comunicato con tempestività informazioni relative alla situazione dell’epidemia ai paesi interessati, alle Regioni ad amministrazione speciale di Hong Kong e Macao e alla provincia di Taiwan, ha invitato gli esperti dell’Oms e delle suddette tre regioni a Wuhan per condurre un’ispezione sullo stato di prevenzione e controllo dell’epidemia. Tutto ciò dimostra il grande senso di responsabilità della Cina nei confronti della sicurezza sanitaria globale.

Al momento non è ancora stata confermata la causa della polmonite provocata dal nuovo ceppo di coronavirus. Vi è inoltre la possibilità che il virus possa mutare e che l’epidemia possa diffondersi ulteriormente. La prevenzione il controllo sono in una fase cruciale, non si deve assolutamente abbassare la guardia.

Per affrontare la nuova epidemia, si deve svolgere al meglio i lavori preparatori, mantenere alto il livello di vigilanza, ma non c’è bisogno di andare troppo nel panico. Potendo fare affidamento su un pressoché perfetto sistema di prevenzione e controllo delle malattie infettive improvvise ed emergenti, grazie all’esperienza pratica accumulata nella risposta a grandi incidenti di sanità pubblica e potendo contare sul pieno sostegno del popolo cinese e su una cooperazione internazionale aperta, il governo e il popolo cinesi hanno fiducia e sono pienamente in grado di vincere questa battaglia.

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