A nessuno giova il deterioramento della situazione in Medio Oriente

2020-01-08 21:21:47
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Dopo l’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani, il mondo ha provato a immaginare quale sarebbe stata la vendetta dell’Iran. Dopo aver designato l'esercito statunitense come "organizzazione terroristica", l'Iran ha lanciato "decine di missili" contro basi militari Usa in Iraq nelle prime ore di oggi, mercoledì 8 gennaio, e ha dichiarato che "nell'attacco sono stati uccisi 80 statunitensi". Gli Stati Uniti hanno dichiarato che "stanno facendo una stima delle perdite" e hanno emesso un divieto di volo in aree come il Golfo Persico. Proprio in quel momento un aereo civile ucraino si è schiantato a Teheran, suscitando preoccupazione.

Sebbene sia difficile sapere come le due parti reagiranno, l'unica certezza è questa: una volta che si compirà una mossa rischiosa o un errore di giudizio, gli Stati Uniti e l'Iran cadranno in un circolo vizioso di vendette che renderà più rovente l’atmosfera in Medio Oriente.

In questo momento non è saggio che l'Iran compia avventatamente feroci atti di rappresaglia. Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha riconosciuto pubblicamente nel 2019 che l'Iran sta affrontando la peggiore situazione economica degli ultimi 40 anni a causa delle sanzioni statunitensi. Tra i problemi che il governo iraniano deve risolvere con urgenza ci sono la svalutazione della sua valuta e l’aumento dei prezzi. Compiere atti militari di rappresaglia su larga scala può forse aiutare a sfogare il rancore nel breve periodo, ma non favorisce lo sviluppo a lungo termine del Paese.

Gli Stati Uniti, dopo l’uccisione di Soleimani, sono piombati in una situazione di estremo isolamento. Paesi occidentali come il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno condannato pubblicamente l'abuso di forza degli Stati Uniti. Anche un alleato stretto come Israele ha "tracciato i confini", sottolineando che non ha nulla a che fare con quanto accaduto. La reazione all’interno degli Stati Uniti è stata ancora più forte. Dopo che il Dipartimento della Difesa Usa ha annunciato l’aumento delle truppe in Medio Oriente, oltre 70 città americane hanno organizzato manifestazioni contro la guerra, protestando contro le maniere estreme del governo.

Trattandosi di un’area di importanza strategica a livello globale, un fatto di poco conto può avere gravi conseguenze sull’intera regione mediorientale. Se il conflitto tra gli Stati Uniti e l'Iran si intensificherà, molte persone innocenti moriranno a causa della guerra, lo sviluppo socio-economico si paralizzerà e la pace in Medio Oriente diventerà ancora più irraggiungibile. Ora che l'Iran ha dichiarato che la sua azione di autodifesa è terminata e che non cerca la guerra, gli Stati Uniti dovrebbero esercitare moderazione e tornare quanto prima sulla strada che conduce verso la risoluzione delle questioni attraverso il dialogo. Promuovere al più presto l’allentamento della tensione in Medio Oriente è una scelta razionale e un compito urgente per tutte le parti.

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