Il “piano cinese”, un’importante forza motrice che può sanare il deficit di governance nel mondo

2019-12-17 21:33:49
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Lunedì 16 dicembre si è tenuto a Beijing il Simposio internazionale “La Cina e il mondo nella nuova era”, nel corso del quale politici e personalità del mondo accademico e industriale provenienti da una ventina di Paesi hanno discusso approfonditamente di varie tematiche, come “il significato globale dello sviluppo cinese” o “la comunità umana dal futuro condiviso e il futuro della governance globale”. Di fronte al contesto attuale caratterizzato da correnti avverse alla globalizzazione e da una crescente tendenza all’unilateralismo e al protezionismo, la Cina ha continuato a sostenere con fermezza il multilateralismo e ha compiuto numerosi sforzi per sanare il deficit di governance a livello globale. I vari partecipanti hanno risposto positivamente, apprezzando quanto fatto dalla Cina finora.

Oggi i Paesi risultano sempre più interdipendenti e interconnessi. Nessun Paese al mondo può affrontare da solo le varie sfide dell’umanità, isolandosi dal resto del mondo. Roberto Azevêdo, direttore generale dell’OMC, ha sottolineato che, qualora il sistema del commercio multilaterale si compromettesse, all’economia mondiale sarebbe assestato un duro colpo: il tasso di crescita dell’economia globale diminuirebbe del 2,4% e il 60% degli scambi commerciali nel mondo si arresterebbe.

Nonostante ciò, alcuni Paesi continuano a ricorrere all’unilateralismo e al protezionismo al fine di massimizzare i propri interessi. Tale comportamento ha prodotto gravi conseguenze sul sistema di governance globale e sui meccanismi multilaterali, aggravando il deficit di governance a livello globale. Di fronte a questa complicata situazione, la Cina, in veste di grande Paese responsabile, ha sempre sostenuto il multilateralismo e il libero scambio, ha proposto la costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso e ha spinto la governance globale verso una direzione più giusta e razionale.

Per sanare il deficit di governance a livello globale, la Cina non ha solo avanzato idee, ma ha anche intrapreso azioni concrete. Un esempio di ciò è la “Belt and Road Initiative”, che rappresenta un contributo tangibile della Cina ai fini della promozione del multilateralismo e della cooperazione internazionale. Secondo i dati diffusi in un rapporto di ricerca della Banca Mondiale, la crescita del volume commerciale dei Paesi coinvolti nella “Belt and Road Initiative” passerà dal 2,8% al 9,7%; la crescita del commercio globale si attesterà invece al 6,2%, dall’1,7% iniziale. L’iniziativa BRI offre un’importante piattaforma attraverso cui i vari Paesi possono essere complementari, realizzare mutuo vantaggio e win-win, e costruire una comunità umana dal futuro condiviso.

Sebbene la crescente tendenza all’unilateralismo abbia esercitato molte pressioni e suscitato molte preoccupazioni nella comunità internazionale, le voci a sostegno del multilateralismo rappresentano ancora la forza principale. Il messaggio trasmesso nel simposio è il seguente: insistere in una governance globale basata sui principi di condivisione, cooperazione e discussione congiunta, e promuovere attivamente la democratizzazione delle regole della governance globale. Ciò coincide proprio con quanto propugnato dal “piano cinese”, un’importante forza motrice che può sanare il deficit di governance nel mondo!

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