Gli Usa“difensori dei diritti umani”svergognati davanti alla comunità internazionale

2019-12-10 21:21:34
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Oggi, 10 dicembre ricorre la Giornata mondiale dei diritti umani. Gli Stati Uniti, che si considerano da tempo "difensori dei diritti umani", sono stati di fatto svergognati dal recente rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite, secondo cui sul territorio americano sono stati commesse gravi violazioni dei diritti umani anche attraverso la detenzione illegale di un gran numero di bambini immigrati. Questo fatto rende ancor più ipocrita e assurda la posizione espressa da alcuni politici statunitensi che in nome dei "diritti umani" interferiscono brutalmente negli affari interni di altri Paesi.

Lo scorso aprile il governo americano ha dato il via ad una politica di "tolleranza zero" nei confronti dell'immigrazione. Sulla base di questa decisione, gli agenti delle forze dell'ordine hanno detenuto immigrati clandestini, separando forzatamente i figli dai loro genitori. Il rapporto d’indagine relativo a tale questione, diffuso dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni, ha recentemente confermato che negli Stati Uniti sono stati arrestati oltre 100.000 bambini immigrati illegali. Secondo quanto reso noto dai media statunitensi, da dicembre dello scorso anno, almeno cinque di questi bambini hanno perso la vita.

Sebbene gli Stati Uniti sostengano da sempre che "tutti gli uomini sono creati uguali", il Paese presenta una lunga e radicata storia di razzismo. Un rapporto pubblicato nel 2017 dal Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale ha sottolineato che nella società statunitense esiste da lungo tempo un fenomeno di supremazia bianca, accompagnato da atteggiamenti razzisti e da discorsi inneggianti all’odio razziale. A partire da marzo di quest'anno, il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani ha presentato 22 documenti d'inchiesta ufficiali riguardanti diversi casi di violazione dei diritti umani negli Stati Uniti, che però non hanno fornito alcuna risposta.

Nonostante la grave situazione dei diritti umani negli Usa, quando si parla di questo tema gli Stati Uniti desiderano ancora salire in cattedra, creando conflitti etnici e razziali ovunque e tragedie umanitarie di enormi proporzioni in Afghanistan, Iraq e Siria. Queste azioni generate dal tipico “doppio standard” americano e da una mentalità egemonica costituiscono esse stesse una violazione dei diritti umani e sono state diffusamente condannate dalla comunità internazionale.

Giorni fa la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il cosiddetto "Uyghur Human Rights Policy Act 2019", che presenta una visione deliberatamente distorta dei fatti relativi alla lotta intrapresa dalla Cina contro l’estremismo e il terrorismo. Tuttavia, la grande bugia è stata ormai riconosciuta dalla comunità internazionale. Come riferito da Mansour Abo Alazzm, redattore generale del quotidiano egiziano “Al Ahram”, la regione del Xinjiang si trova in una fase di stabile ascesa del proprio sviluppo e gli Stati Uniti stanno strumentalizzando la questione dei diritti umani nella regione per interferire negli affari interni della Cina.

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani sarebbe opportuno consigliare ad alcuni politici americani di guardarsi bene allo specchio e di dare priorità alla soluzione dei propri “casi oscuri” e dei dossier sul loro Paese, evitando di calunniare gli altri con invenzioni e bugie.

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