Adottando due pesi e due misure gli Usa non avranno successo

Da quando a Hong Kong sono scoppiati disordini per l’emendamento alla legge sulle estradizioni, criminali radicali e violenti hanno fatto irruzione nelle istituzioni pubbliche, hanno bloccato il traffico, hanno danneggiato e dato a fuoco alle infrastrutture della città e hanno attaccato i civili. Gli atti di violenza hanno continuato a inasprirsi, superando la linea rossa della civiltà e della legge. Di fronte a tale situazione, gli Stati Uniti non hanno espresso parole di condanna, ma, al contrario, hanno descritto i disordini come “qualcosa di positivo” e dato sostegno ai criminali violenti. Lionel Vairon, ex diplomatico francese, ha affermato che atti come i pestaggi, gli assalti ai negozi o alle infrastrutture pubbliche, e l’occupazione delle scuole sono considerati in Occidente teppismo, ma a Hong Kong queste stesse azioni sono diventate “espressione della ricerca della democrazia”.

Alcuni politici statunitensi sono abituati ad adottare due pesi e due misure per salvaguardare la propria egemonia. Per quanto riguarda la questione della lotta al terrorismo, gli Stati Uniti da una parte hanno accampato pretesti per lanciare guerre d’aggressione contro altre nazioni, dall’altra hanno calunniato in modo sconsiderato le politiche giuste e legittime degli altri paesi volte a contrastare ed eliminare il terrorismo. Gli Stati Uniti nascondono la situazione abominevole sui diritti umani nel proprio Paese, ma utilizzano questi ultimi come arma per esercitare pressione nei confronti degli altri paesi, se non addirittura per sovvertire forme di governo straniere; da un lato insistono sul protezionismo, dall’altro impiegano politiche tariffarie per costringere gli altri paesi ad aprire il loro mercato; svolgono intercettazioni in tutto il mondo, ma si lamentano di essere “vittime di attacchi informatici”.

Gli Stati Uniti devono sapere che il doppio standard è un'arma a doppio taglio: rivolgendola contro altri, faranno del male anche a se stessi.