È ora di dire basta alla "giurisdizione dal lungo braccio" che calpesta il diritto internazionale

2019-11-24 20:27:38
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Giorni fa il Congresso statunitense ha dato il via libera al “Disegno di legge 2019 sui diritti umani e la democrazia ad Hong Kong” che, con il pretesto della “democrazia” e della “libertà”, costituisce una brutale ingerenza negli affari interni della Cina e viola gravemente il Diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali. Ciò consente al mondo di vedere ancora una volta con chiarezza l'egemonismo e la politica di potere degli Stati Uniti, e rende la comunità internazionale ancora più disgustata dall'arroganza della "giurisdizione dal lungo braccio" americana e dal calpestamento dello Stato di diritto.

Il Disegno di legge richiede all’amministrazione degli Stati Uniti di valutare lo stato della "autonomia", della "democrazia" e dei "diritti umani" a Hong Kong ogni anno, in modo da decidere se concedere a Hong Kong un trattamento economico e commerciale adeguato, o persino comminare sanzioni contro funzionari o enti governativi.

Dal giorno del suo ritorno alla patria, Hong Kong è stata reintegrata nel sistema di governance nazionale. I diritti e le libertà fondamentali di cui godono i residenti di Hong Kong in conformità con la legge sono pienamente garantiti dalla Costituzione, dalla Legge fondamentale e dalle leggi locali della regioni ad amministrazione speciale. Questo è un fatto oggettivo riconosciuto da qualsiasi persona priva di pregiudizi.

Gli affari di Hong Kong sono prettamente affari interni della Cina. Secondo quanto sancito dal Diritto internazionale e dalle norme fondamentali, nessun paese, organizzazione o individuo ha il diritto di interferire negli affari di Hong Kong.

Sicuramente i politici statunitensi conoscono bene questi standard internazionali, ma fanno finta di non capirli, usando quasi ogni mezzo per violare il diritto internazionale e le norme di base delle relazioni internazionali, provocando agitazione a Hong Kong e, sostenendo i criminali violenti radicali, rivelando in maniera palese la loro intenzione di creare il caos a Hong Kong e contenere la Cina. In un momento critico della situazione a Hong Kong, il Congresso degli Usa ha rapidamente promosso il processo legislativo interno e ha tentato di continuare ad attuare la sua "giurisdizione dal braccio lungo", che danneggerà senza dubbio gli interessi di tutte le parti, inclusi i loro.

Ogni comportamento sconsiderato di alcuni americani sta consumando il credito del proprio paese e accelerando la decadenza degli Usa. La loro “cieca fiducia” nella “governance dal braccio lungo” è destinata a schiantarsi contro un muro. La Cina rispondere risolutamente alle interferenze negli affari di Hong Kong. Alla fine costoro potranno solo vergognarsi delle loro azioni e resteranno per sempre macchiati dall’infamia commessa.


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