Giocando la "carta Hong Kong", gli Usa si daranno la zappa sui piedi

2019-10-16 21:27:48
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Martedì 15 ottobre, ora locale statunitense, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il cosiddetto “Hong Kong Human Rights and Democracy Act of 2019” avanzato da una parte dei rappresentanti, un decreto che sostiene apertamente le forze radicali e i violenti di Hong Kong, viola gravemente la sovranità della Cina, costituisce una brutale ingerenza nei nostri affari interni, e calpesta il Diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali. In risposta a ciò la Cina ha espresso dure parole di condanna e ferma opposizione. Una volta diventato un diritto, il disegno di legge comprometterebbe le relazioni bilaterali, nuocerebbe alla prosperità e stabilità di Hong Kong e apporterebbe gravi perdite agli interessi degli Stati Uniti.

Secondo il cosiddetto “Hong Kong Human Rights and Democracy Act of 2019”, ogni anno il governo americano deve verificare lo stato di autonomia di Hong Kong, per poi decidere se continuare a conferirgli il “trattamento speciale” di zona doganale indipendente in accordo all’United States-Hong Kong Policy Act of 1992. Va detto che gli affari di Hong Kong sono completamente affari interni della Cina, che qualifica hanno gli Stati Uniti di interferire negli affari di una regione cinese il cui grado di libertà e stato di diritto vanno oltre a quelli del proprio territorio? Alcuni politici americani si definiscono “giudici” e “insegnanti” dei diritti umani, ma ciononostante, non parlano dei mezzi severi che la loro polizia utilizza per affrontare le manifestazioni ed hanno criticato le forze dell’ordine di Hong Kong per la loro applicazione della legge con la massima moderazione e la salvaguardia dello stato di diritto in base alla legge, adottano apertamente due pesi e due misure il che dimostra pienamente le sembianze di bandito e il carattere egemonistico di alcuni politici statunitensi, che non tengono conto della realtà e distorcono i fatti.

Nei 22 anni dal ritorno di Hong Kong alla madrepatria, la pratica di “un Paese, due sistemi” ha conseguito un successo riconosciuto da tutto il mondo, lo status internazionale di Hong Kong come centro finanziario, commerciale, di trasporto marittimo si è costantemente consolidato, e gli abitanti di Hong Kong godono ora di più diritti democratici e libertà che in qualsiasi altro momento storico. Anche se a partire dallo scorso giugno si sono verificati ad Hong Kong una serie di incidenti violenti, il governo locale ha la fiducia e la capacità di salvaguardare la prosperità e la stabilità della regione.

Attualmente, vi sono sempre più personalità ad essersi rese conto del fatto chel'interferenza di alcuni americani negli affari di Hong Kong non è nell'intersse della regione ma è dovuta alla loro volontà di contenere lo sviluppo della Cina.

Hong Kong è un importante partner economico e commerciale degli Stati Uniti in Asia, disturbando Hong Kong gli Stati Uniti non possono trarne alcun beneficio. Va detto che Hong Hong è un importante destinatario degli investimenti diretti degli Stati Uniti, quelli del 2017 hanno superato 81 miliardi di dollari.

Dinanzi all’erronea decisione della parte statunitense, la Cina non potrà che adottare forte contromisure per salvaguardare la propria sovranità e interessi di sicurezza e sviluppo. Hong Kong appartiene alla Cina, alcune personalità americane devono smettere immediatamente di portare avanti il disegno di legge e di disturbare Hong Kong! Qualsiasi forza esterna che tenti di dividere la Cina non avrà successo e dovrà pagarne il prezzo!

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