Giappone: 'contromisure cinesi sono risposta necessaria al bullismo commerciale degli Usa'

2019-08-28 16:37:31
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

In risposta alle nuove misure di dazi doganali aggiuntivi del 10% adottate dagli Usa su 300 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina, quest'ultima si è vista costretta ad mettere in atto delle contromisure.

Il 24 agosto gli Usa hanno reso noto che avrebbero aumentato l'aliquota fiscale sulla tariffa di circa 550 miliardi di dollari statunitensi per le esportazioni cinesi negli Stati Uniti e le frizioni economiche e commerciali sino-americane si sono intensificate. A questo proposito, il noto economista giapponese e ricercatore dell'International Trade and Investment Research Institute (ITI), Ehara Noriyoshi, ritiene che l'adozione da parte della Cina di contromisure tariffarie sia l'ultima risorsa e una risposta inevitabile al comportamento del bullismo commerciale degli Stati Uniti.

Noriyoshi ha detto ai giornalisti che a causa del continuo inasprimento degli attriti commerciali tra Cina e Usa, i prezzi delle merci interessate all'interno degli Stati Uniti sono aumentati, influenzando la vita quotidiana il reddito dei cittadini americani. Al contempo anche la riduzione degli investimenti negli Usa da parte della Cina ha avuto in impatto negativo sulla loro situazione occupazionale.

Poiché questi attriti commerciali sono scoppiati tra le prime due economie del mondo, la catena di approvvigionamento e quella di valore a livello globale saranno gravemente danneggiate, influenzando negativamente l'economia globale. Per questo, i governi e i consumatori di alcuni stati degli Usa hanno espresso forte insoddisfazione, e molti appartenenti all'opinione pubblica del Paese hanno criticato le scelte dell'amministrazione Trump.

Ehara Noriyoshi ha indicato che gli Usa avevano sostenuto la partecipazione della Cina all'Organizzazione Mondiale del Commercio e hanno accolto con favore la presenza della Cina nell'attuale sistema economico globale per promuovere il miglioramento e lo sviluppo del sistema economico e commerciale in tutto il mondo. Noriyoshi ha aggiunto che ora sono proprio gli Usa a sollevare dubbi e critiche sull'operato del WTO e allo stesso tempo a costringere i Paesi membri ad adattarsi alle loro esigenze con l'uso di mezzi discutibili come l'aumento dei dazi doganali. Il ricercatore dell'International Trade and Investment Research Institute ha definito "irriconoscibile" il comportamento degli Usa.

Secondo Ehara Noriyoshi, gli attriti commerciali fra Cina e Usa saranno difficili da risolvere a breve termine e in modo appropriato. Attualmente, l'intera comunità internazionale si trova ad un punto di svolta nella riforma del sistema di governance globale. Prendendo come esempio il "Go" - gioco da tavola tradizionale cinese simile alla dama - egli ritiene che sulla lunga distanza la Cina sarà favorita. Anche se quest'ultima sta affrontando una situazione più difficile, grazie all'iniziativa "Belt and Road" e alla China International Import Expo, essa si ritroverà con più pezzi in mano. Inoltre nel processo di riforma e costruzione del nuovo Sistema di governance globale, la Cina potrà contribuire sempre di più con la sua saggezza e le sue competenze.

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi