Studiosi cinesi: la Cina risponderà alla "massima pressione" degli Stati Uniti con la "stabilità" del suo sviluppo economico

2019-08-08 16:41:09
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Commentando le ripetute misure adottate dagli Usa nell'ambito della loro politica di "massima pressione", diversi studiosi cinesi hanno dichiarato che certe persone negli Stati Uniti vogliono ostacolare lo sviluppo della Cina attraverso la guerra commerciale, sottolineando che però tale tentativo non avrà successo. Questi studiosi ritengono che la "stabilità" dello sviluppo economico cinese sia sufficiente per affrontare i "cambiamenti" che si verificano con la "massima pressione" Usa.

A Shanghai si è tenuto di recente il 12esimo round di consultazioni economico-commerciali di alto livello tra Cina e Stati Uniti. Ma dopo sole 36 ore, gli Usa hanno all'improvviso "rotto l'accordo", annunciando unilateralmente di imporre a partire dal primo settembre dazi addizionali al 10% su 300 miliardi di dollari di beni cinesi. L'ex direttore del Dipartimento di ricerca sull'economia estera del Centro di ricerca sullo sviluppo del Consiglio di Stato cinese, Zhao Jinping, ha osservato che la minaccia Usa di imporre dazi addizionali contro la Cina viola gravemente le intese raggiunte a Osaka dai capi di Stato dei due Paesi, sottolineando che l'escalation delle frizioni economico-commerciali ostacolerà gravemente la crescita economica globale e danneggerà la fiducia dei mercati.

Le frizioni commerciali innescate dagli Stati Uniti durano da più di un anno. Wang Yiming, vice direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo del Consiglio di Stato cinese, ha dichiarato che:

"In Cina la domanda del mercato interno è enorme, dobbiamo sfruttare i vantaggi unici di un mercato così grande. Dobbiamo aumentare i consumi con la riforma, espandere lo spazio del mercato interno, accelerare la conversione dalle vecchie alle nuove forze motrici, promuovere la risoluzione dei problemi difficili esistenti nel campo delle tecnologie chiave, migliorare la "core competitiveness" delle imprese, promuovere l'attuazione delle importanti strategie regionali, creare nuove fonti di energia per la crescita regionale, aumentare lo spazio di manovra per lo sviluppo, rafforzare fermamente la riforma e l'apertura, ottimizzare l'ambiente per gli investimenti stranieri ed esplorare attivamente i mercati diversificati, al fine di rispondere alla 'massima pressione' degli Stati Uniti con una maggiore capacità di sviluppo".

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