Forum di Osaka, esperti cinesi e stranieri: "Costruire un'economia mondiale aperta" - Radio Cina Internazionale

2019-06-26 19:09:29
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Il 28 e il 29 giugno prossimi si terrà a Osaka, in Giappone, il 14esimo summit tra i leader del G20. Nella giornata di ieri, alla vigilia del vertice, si è svolto a Osaka il Forum internazionale per un'economia mondiale aperta, organizzato dall'Accademia cinese delle scienze sociali e dal "China Daily". Esperti e studiosi provenienti dalle economie del G20 hanno avuto uno scambio di vedute su temi come la costruzione di un'economia mondiale aperta, il rafforzamento del coordinamento politico a livello globale e la promozione della crescita economica mondiale.

Di recente, è stato lanciato ufficialmente lo Shanghai-London Stock Connect. Inoltre, sta per essere pubblicata una nuova edizione della lista negativa degli investimenti stranieri. Stanno arrivando così una dopo l'altra le misure promesse della Cina volte ad aumentare ulteriormente il grado di apertura del Paese verso l'estero. Durante il forum di ieri, Xie Fuzhan, direttore dell'Accademia cinese delle scienze sociali, ha dichiarato che la Cina promuove e contribuisce da sempre alla costruzione di un'economia mondiale aperta. Ecco di seguito le sue parole:

"Dopo lo scoppio della crisi finanziaria internazionale nel 2008, la Cina non solo non ha chiuso le sue porte verso l'estero, ma ha anche deciso di ricorrere a un più alto grado di apertura come mezzo fondamentale per far fronte alla crisi finanziaria e promuovere la crescita economica, in modo da consentire a più Paesi di condividere le opportunità portate dal suo sviluppo. Da molti anni, la Repubblica Popolare contribuisce stabilmente per circa il 30% alla crescita economica mondiale, rivelandosi uno stabilizzatore e una forza motrice dell'economia globale. Negli ultimi anni, la Cina ha lanciato una serie di importanti misure strategiche volte ad attuare una nuova tornata di riforme e apertura, con l'obiettivo di rafforzare l'assetto istituzionale e strutturale del Paese, continuando a promuovere un più alto grado di apertura verso l'estero".

Molti esperti presenti al forum hanno osservato che l'economia mondiale aperta si trova attualmente ad affrontare gravi sfide a causa del protezionismo e dell'unilateralismo, sottolineando che i rischi e i fattori d'incertezza cui si trova dinanzi l'economia globale sono aumentati notevolmente. Anche il commercio mondiale è influenzato in modo sempre più rilevante da tali sfide.

Matthew Goodman, vicepresidente senior del Center for Strategic and International Studies statunitense, ha osservato che, trattandosi delle due maggiori economie del mondo, è evidente che gli attriti commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina avranno ripercussioni negative sul resto del mondo. Goodman ha inoltre affermato che la "guerra dei dazi" risulta molto pericolosa per l'economia mondiale.

"[Gli attriti commerciali] risultano molto pericolosi per l'economia globale. Le misure tariffarie adottate da entrambe le parti hanno aumentato le incertezze sulla crescita economica mondiale. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, gli attriti commerciali tra i due Paesi comporteranno un calo compreso tra lo 0,3% e lo 0,5% della crescita economica globale, numeri che non dovrebbero essere sottovalutati dato che l'economia mondiale risulta già molto debole. Credo che questi fattori d'incertezza abbiano anche sconvolto l'ordine della catena di fornitura globale".

Nel corso del forum, esperti e studiosi di diversi Paesi hanno sottolineato l'urgenza e l'importanza di rafforzare il coordinamento e la cooperazione. Murata Yoshitaka, presidente del Japan-China Science, Technology and Culture Center ed ex ministro giapponese per la prevenzione delle calamità, ha ricordato che il meccanismo del G20 è stato creato originariamente per far fronte alla crisi finanziaria ed economica globale. Nel contesto attuale, questo meccanismo volto a rafforzare la cooperazione internazionale risulta particolarmente importante.

"Attualmente i Paesi risultano interdipendenti e la nostra catena di fornitura è come una fitta rete che copre tutto il mondo. In tale situazione, il protezionismo e il monopolio tecnologico non possono fare altro che rallentare la crescita economica e provocare conseguenze negative a lungo termine. Per questo motivo gli Stati membri del G20 devono opporsi con fermezza al protezionismo".

Tra due giorni si aprirà il G20 di Osaka. Tutto il mondo si aspetta che le varie parti raggiungano un'intesa sulla salvaguardia del multilateralismo e sull'adozione di una risposta comune.

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