Diversi leader stranieri seguono con attenzione il rischio di crisi alimentare a causa del conflitto Russia-Ucraina
I leader di diversi Paesi e organizzazioni internazionali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, hanno invitato la comunità internazionale a elaborare un piano d’emergenza per la sicurezza cerealicola globale, così da garantire che, in alcuni Paesi poveri fortemente dipendenti dalle importazioni di cereali, il conflitto Russia-Ucraina non provochi né una crisi cerealicola, né carestie né turbolenze.
Lo stesso giorno, dopo aver partecipato a Bruxelles ai Summit della Nato e del G7, il presidente francese ha ribadito che il conflitto ha reso impossibile la semina primaverile in Ucraina e ciò potrebbe aggravare per "12-18 mesi" la carenza di cibo, soprattutto nei paesi del Nord Africa. “La situazione attuale porterà a una crisi alimentare, a una grave crisi umanitaria in diversi paesi e avrà senza dubbio conseguenze politiche su larga scala.”
In un’intervista concessa subito dopo il Summit della Nato, anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha parlato della sicurezza dei cereali, promettendo che le autorità tedesche stanzieranno 430 milioni di euro per sostenere le forniture mondiali di cereali, affinché non si verifichi una carestia.