Un difensore dei diritti umani assurdo e ipocrita
Razzismo e xenofobia sono estremamente radicati negli Stati Uniti. Essi violano indiscriminatamente i diritti dei rifugiati, dei migranti e delle minoranze etniche e impongono misure coercitive unilaterali. Storicamente gli Stati Uniti hanno perpetrato il genocidio degli indiani, ucciso arbitrariamente civili stranieri all’estero, macchiandosi di gravi reati. Questo è quanto ha dichiarato Jiang Duan, ministro della missione permanente della Cina alle Nazioni Unite a Ginevra, nel discorso da lui tenuto durante il dibattito della conferenza di alto livello della 49esima riunione del Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani.
Secondo il “Rapporto sulla violazione dei diritti umani negli Usa 2021” reso pubblico alcuni giorni fa dall’Ufficio per l’informazione del Consiglio di Stato cinese, lo status dei diritti umani negli Stati Uniti è contraddistinto da una serie di pesanti macchie, e si è ulteriormente deteriorato nel 2021, anno in cui le vittime causate da sparatorie hanno raggiunto le 44.816 unità, i decessi da Covid-19 si sono avvicinati al milione, e il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan ha causato gravi perdite umane ecc.
L’immagine degli Stati Uniti come “faro della democrazia” e “difensori dei diritti umani” è ormai crollata, ma nel frattempo essi hanno continuato, in modo ipocrita e assurdo, a interferire arbitrariamente negli affari interni di altri Paesi con il protesto dei diritti umani.