Media australiano: Scott Morrison usa la “minaccia” cinese come strumento per essere rieletto, l’Australia pagherà caro per questo
“Scott Morrison usa la ‘minaccia’ cinese come mezzo per la rielezione”, il commento pubblicato il 21 novembre sull’Australian Financial Review ha colpito nel segno.
Secondo il commento, con l’approssimarsi delle elezioni il governo Morrison utilizza la politica estera come un cuneo contro il Partito Laburista. Anche i sondaggi testimonierebbero il sostegno a questo riciclo della “minaccia” cinese.
“Nonostante ci siano persone che si oppongono a tale operato, le conseguenze potrebbero essere senz’altro gravi, e, per un certo periodo, l’Australia potrebbe doverla pagare cara”, si legge nell’articolo.
L'articolo sostiene che il governo Morrison sta ora investendo nel continuo deterioramento delle relazioni USA-Cina, lasciandosi volentieri coinvolgere nei calcoli militari di Washington contro la Cina.
L'articolo afferma inoltre che l’uso, già pericoloso, della Cina nella politica interna da parte della coalizione di governo australiana, ora confina con il "tossico". "Forse possiamo giustamente esprimere il nostro disagio su come la Cina sta mostrando il suo potere, ma l'Australia dovrebbe anche trovare il coraggio di guardarsi allo specchio".