La Cina denuncia gli Stati Uniti per gravi violazioni dei diritti umani
Il 14 settembre, durante la 48esima Riunione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, il ministro della missione permanente della Repubblica Popolare Cinese presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, Jiang Duan, ha fatto una dichiarazione congiunta a nome di un gruppo di paesi, per esprimere profonda preoccupazione sulla questione dei diritti umani negli Stati Uniti.
Nella dichiarazione congiunta si evidenziava come gli USA stiano manipolando politicamente questioni come il tracciamento dell’origine del Covid-19 per nascondere le proprie responsabilità del fallimento nella lotta contro il coronavirus. Il razzismo sistemico e la discriminazione razziale esistono da lungo tempo negli Stati Uniti e le guerre combattute sotto la bandiera della "democrazia" e dei "diritti umani", hanno causato un gran numero di vittime civili e sfollamenti in altri paesi.
La dichiarazione congiunta, inoltre, ha sottolineato come l’intervento di 20 anni in Afghanistan degli Stati Uniti e dei loro alleati avesse minato profondamente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Afghanistan, violando gravemente i diritti umani del popolo afghano. Ha esortato gli Stati Uniti a riflettere seriamente sui propri errori e a correggerli; ha inoltre invitato l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite a continuare a prestare attenzione al grave impatto negativo dell'intervento militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati sui diritti umani del popolo afghano e ritenere le responsabili penali dei loro soldati come l'uccisione di civili afgani.