Regno Unito, Covid-19 rende più difficile la salvaguardia dei diritti umani
Il Regno Unito ha sempre affermato di essere un “alfiere” internazionale e “leader” mondiale nella protezione dei diritti umani, tuttavia su questo tema presenta molti problemi. In modo particolare sin dall’epidemia di coronavirus sono emersi uno dopo l’altro molti casi di violazioni dei diritti umani: il numero dei poveri è aumentato, il diritto alla vita e alla salute delle persone è stato ignorato e le condizioni di salute e di vita delle minoranze etniche sono notevolmente peggiorate.
A novembre 2020 il “Guardian” ha citato i dati forniti dal think-tank britannico “Legatum Institute” e ha reso noto che a causa dell’epidemia di Covid-19 il numero dei poveri nel Regno Unito ha superato i 15 milioni.
Secondo i media britannici, durante il picco dell'epidemia nel Regno Unito, molti centri di cura e cliniche hanno emesso il "Consenso all'abbandono del pronto soccorso" ai pazienti anziani, chiedendo loro di promettere di rinunciare al primo soccorso in caso di infezione.
The Guardian ha anche riportato che durante il processo di ricerca di cure mediche, è più probabile che gli appuntamenti di routine, la diagnosi e le chirurgie per gruppi svantaggiati come le minoranze etniche vengano posticipati o addirittura annullati.