Gerhard Fritz Kurt Schroder: il tentativo del mondo occidentale di isolare la Cina non avrà successo
Il 20 maggio, ora locale, in un'intervista podcast intitolata "calendario", l'ex-primo ministro tedesco Gerhard Fritz Kurt Schroder ha chiesto all'Europa di rafforzare il dialogo e la cooperazione con la Cina e di opporsi all'atteggiamento duro e alle sanzioni dell'Europa nei confronti della Cina.
Secondo Schroder, la Germania è una potenza industriale orientata all'esportazione e, soprattutto durante il periodo di epidemia, non deve seguire la politica estera orientata sui valori. Egli ha inoltre sottolineato che attualmente, il 40% dei prodotti automobilistici tedeschi sono consegnati in Cina, “il che significa che la Cina è il mercato estero più importante della Germania".
Schroder ritiene che l'Europa non debba imporre alcuna sanzione alla Cina, perché la Cina è indubbiamente un motore dello sviluppo economico mondiale e sarà ulteriormente rafforzata in futuro. A suo avviso, un duro approccio nei confronti della Cina porterebbe gravi conseguenze, innumerevoli danni e nessun profitto: “il tentativo del mondo occidentale di isolare la Cina non può avere successo. In primo luogo, è politicamente impossibile perché la Cina è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con potere di veto; in secondo luogo, non è possibile economicamente, in quanto la Cina è il più grande mercato in molti settori; in terzo luogo, la tecnologia cinese è davvero avanzata, ed è illusorio pensare di poter costringere la Cina a diventare nuovamente una fonderia per l’industria occidentale.”
Per quanto riguarda le elezioni del Bundestag a settembre di quest'anno, Schroder spera che, se il partito di coalizione e il partito verde costituissero in quel momento un governo, il partito di coalizione dovrebbe attenersi alla sua posizione e non permettere al partito verde di adottare politiche dannose per l'economia tedesca. Egli ha sottolineato che l'Europa dovrebbe rafforzare l'unità interna ed esprimere la propria voce unificata all’estero. Schroder ha affermato che è più importante avere una posizione politica geopolitica unificata che attuare sanzioni. “Non credo ci sia bisogno di ristabilire una nuova alleanza. Da un lato, è difficile accordarsi su interessi politici diversi; dall’altro, non è bene per nessuno considerare un determinato paese o due come un avversario e adottare un confronto piuttosto che un dialogo. Nel mondo di oggi, ci troviamo di fronte a una serie di grandi sfide, come i flussi di rifugiati, il terrorismo, l’epidemia di Covid-19 e il cambiamento climatico. E non ha nulla a che vedere con la politica di un paese.”