Macron: gli anglosassoni smettano di bloccare l’export di vaccini anti-Covid

2021-05-09 20:23:51
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Di recente, gli Usa si schiereranno a favore della sospensione dei brevetti per i vaccini anti-Covid. Tale svolta inaspettata ha messo in imbarazzo i Paesi europei, originariamente sullo stesso fronte degli Usa.

Il tono è decisamente cambiato rispetto a ieri. Il voltafaccia più evidente è quello del presidente francese Macron, che ieri si diceva “del tutto favorevole” alla revoca dei brevetti sui vaccini, mentre oggi ha spiegato che “il problema non è la proprietà intellettuale”, ma che “gli anglosassoni ostacolano l’esportazione dei vaccini e dei loro componenti: ad oggi, inoltre, il 100% dei vaccini prodotti negli Stati Uniti restano destinati al mercato americano”.

Secondo quanto riportato, né l’Inghilterra né gli Stati Uniti hanno emanato formalmente un provvedimento che vieti l’esportazione di vaccini; in linea con la dottrina dell'America First, tuttavia, gli Stati Uniti obbligano i fornitori dei vaccini a dare la priorità ai contratti nazionali, in conformità con il National Defense Production Act.

Stando a quanto riportato il 31 marzo sul sito web dalla rivista "Forbes", secondo la società londinese di analisi e informazione scientifica Airfinity, la Cina è il più grande esportatore di vaccini anti-Covid nel mondo. Fino a marzo di quest'anno, la Cina ha esportato 109 milioni di dosi di vaccini, pari al 48% della produzione totale a livello globale.

Oggi, gli Stati Uniti hanno lasciato indietro i loro alleati e hanno aperto alla possibilità di sospendere in via temporanea i brevetti sui vaccini, il che ha colto di sorpresa l'Unione europea. L'edizione europea "Politician" ha pubblicato un articolo il 6 maggio, nel quale si legge che Biden si è impadronito "dell'altura morale" degli europei e ha fatto apparire cattiva l'UE.

La Germania, in qualità di un importante Stato membro dell’Ue, ha risposto seccamente di no all’ipotesi dello stop brevetti vaccini, affermando che la proposta statunitense eserciterà un grave impatto sulla produzione di massa dei vaccini. Il 6 maggio un articolo del giornale britannico The Guardian rileva che si tratta delle prime gravi divergenze tra Germania e Stati Uniti da quando Biden è entrato in carica alla Casa Bianca, e che rischia di portare a una situazione di stallo nei negoziati dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla revoca dei brevetti e un deterioramento delle relazioni all'interno del G7.

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