Covid-19, distribuzione iniqua dei vaccini in tutto il mondo
Mentre entriamo nel 2021, c’è la speranza che la diffusione dell’epidemia del Covid-19 possa essere controllata dato che in diversi Paesi e regioni del mondo è iniziata la vaccinazione. Allo stesso tempo, però, sono emersi altri problemi relativi ai vaccini.
Il 18 gennaio, l’OMS ha tenuto la 148esima video-conferenza del Consiglio Esecutivo, e il direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto preoccupato per la distribuzione non equa dei vaccini. I dati dell’OMS mostrano che almeno 49 Paesi ad alto reddito hanno ora ricevuto più di 39 milioni di dosi di vaccino, mentre un Paese a basso reddito ne ha ricevute solo 25. Il direttore generale ha affermato che il mondo è sull’orlo di un “catastrofico declino morale” il cui prezzo è quello della vita e dei mezzi di sussistenza delle persone dei Paesi poveri.
Alcuni paesi stanno ora rivolgendo la loro attenzione alla Cina, dando un voto di fiducia al vaccino cinese. Il 19 gennaio, al ministro della salute serbo Zlatibor Lončar è stato somministrato il vaccino cinese, ed è diventato la prima persona in Europa a ricevere questo tipo di farmaco.
Recentemente, l’OMS ha rivelato che sta valutando 13 nuovi vaccini contro il Covid-19, compresi due cinesi, tre dei quali sono nelle fasi finali di valutazione e possono essere aggiunti alla lista di uso di emergenza. L’OMS ha anche sottolineato che lavorerà per garantire che tutti i Paesi e tutte le popolazioni abbiano accesso ai vaccini.