Addio al peggior segretario di Stato nella storia degli Usa

Il conto alla rovescia per il cambio di amministrazione negli Usa è già iniziato, tuttavia il segretario di Stato uscente Mike Pompeo ha continuato a sollecitare scontri e a creare opposizione correndo contro il tempo e mettendo in scena una vera e propria “follia da giorno del giudizio”.

Negli oltre 10 giorni appena trascorsi, Mike Pompeo ha effettuato una serie di azioni, dal cancellamento delle restrizioni ai contatti tra funzionari statunitensi e della provincia cinese di Taiwan, alla classificazione di Cuba come “Paese che sostiene il terrorismo” e al rafforzamento delle già severe sanzioni contro l’Iran. Pompeo però non si è fermato qui: nell’arco di tre giorni ha anche pubblicato più di 60 twitter, vantandosi dei suoi successi politici nelle questioni sorte contro la Cina negli ultimi anni, e attaccando in mala fede il Partito al potere in Cina e le diverse politiche cinesi.

Secondo l’analisi di non pochi media Usa, Pompeo sta cercando di contenere il prossimo governo americano con una “blitzkrieg diplomatica”. Secondo il “New York Times”, che ha criticato l’operato di Pompeo, il segretario di Stato uscente sta bruciando tutti i ponti e lascerà innumerevoli pasticci. La rivista Foreign Policy rivela che l’operato di Pompeo è stato descritto di nascosto dai funzionari come “diplomazia svenduta”.

Tutto questo indica un obiettivo finale. Il “Washington Post” ha dichiarato che nel momento in cui Pompeo metterà ostacoli al prossimo governo americano, accumulerà “eredità politica” per sé stesso e per concorrere alle presidenziali Usa nel 2024.

Quando il capo della diplomazia di una superpotenza globale mette la propria ambizione al di sopra degli interessi nazionali, la sua politica diplomatica rappresenta senz’altro un enorme danno per la comunità internazionale. Negli ultimi tre anni del suo mandato, Pompeo ha incitato all’odio e creato divisione, mettendo in scena una dopo l’altra politiche farsesche e coprendo di ridicolo gli Stati Uniti. Con la diplomazia dell’intimidazione, delle bugie e delle sanzioni, Pompeo ha mostrato al mondo il suo vero volto arrogante, ipocrita e tirannico. Il “New York Times” ha accusato Pompeo di aver rovinato la reputazione del Dipartimento di Stato degli Usa formata attraverso secoli di servizio e sacrifici.

La “campanella finale” è già suonata per Pompeo e questa sua folle esibizione può essere considerata solo come un ultimo atto di debolezza e impotenza. Saranno lasciate alla storia le prove della sua colpevolezza e dei suoi interessi egoistici che hanno danneggiato il mondo intero.

A mai più rivederci, peggior segretario di Stato nella storia degli Usa.