Combattiamo ogni forma di discriminazione: il virus può essere sconfitto solo con l’unione e la cooperazione
Secondo quanto riportato da Reuters il 17 settembre, la IFRC (International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies) ha avvertito giovedì scorso che il nuovo coronavirus sta esacerbando la discriminazione nei confronti di gruppi vulnerabili come immigrati e stranieri nei Paesi asiatici.
Nessuna persona che agisce secondo ragione ed è dotata di spirito scientifico obietterebbe: l’emergenza Covid-19 è un "disastro naturale", un attacco improvviso contro l’umanità da parte di un virus sconosciuto.
Nessun individuo o Paese ha intenzionalmente diffuso il virus. Incolpare, escludere e discriminare specifici gruppi etnici o popoli non aiuterà a risolvere alcun problema. Misure scientifiche di prevenzione e controllo, intese e coordinamento nell'intera società e cooperazione internazionale in materia di lotta alla pandemia: sono queste le strategie più efficaci per sconfiggere il virus.
Nella gestione di questa crisi globale della sanità pubblica, si sono evidenziate l'urgenza e l'importanza di costruire una comunità umana dal futuro condiviso. Solo aderendo al concetto di comunità umana dal futuro condiviso, unendosi e cooperando di fronte all’emergenza, tutti i Paesi del mondo potranno superare la pandemia e salvaguardare la casa comune dell'umanità.