The New Yorker: la lotta della Cina contro l’epidemia raccontata dalla penna di Peter Hessler
Il 10 agosto, sul sito web del “The New Yorker” è stato pubblicato un articolo del famoso scrittore americano Peter Hassler intitolato “Come la Cina ha controllato il coronavirus”, in cui lo scrittore ha registrato dalla sua prospettiva personale ciò che ha visto e sentito in Cina durante l’epidemia di Covid-19.
Nell’articolo, Hassler ha menzionato che la Cina è stato uno dei primi Paesi a segnalare casi di polmonite provocati dal nuovo coronavirus, nonché il più veloce a contrastare l’epidemia; al contrario, il numero di casi confermati e di decessi negli Stati Uniti è ancora in continuo aumento.
A suo avviso, l'evolversi in diverso modo della situazione epidemica nei due paesi potrebbe essere dovuto alle differenze culturali. In pratica, due importanti concetti trasmessi dall'istruzione cinese trovano conferma: "rispetto per la scienza" e "lotta dura". Grazie a questi concetti, sotto la guida efficace del governo, il popolo cinese ha ottenuto la vittoria nella lotta contro l’epidemia.
Il popolo americano non è così proattivo nel prevenire e controllare l'epidemia. L’amministrazione degli Stati Uniti, priva di una vera e propria strategia, ha gestito in maniera caotica la pandemia, e alcuni americani stanno ancora cercando di scaricare la responsabilità su altri paesi, politicizzando il virus per deviare le critiche rivolte alla sua lotta inefficace contro l'epidemia.
L'articolo dice: "Voglio trasmettere questo punto di vista: l'attuale fallimento degli Stati Uniti non solo riflette il carattere nazionale o i valori, ma anche il crollo sistematico, ossia la crisi della leadership e della struttura istituzionale degli Usa".