I primi casi di contagio di Covid-19 in Usa e Francia risalgono alla seconda metà del 2019
Secondo quanto riportato il 5 maggio dalla CNN, dopo aver analizzato i geni del nuovo coronavirus estratti da 7600 malati di tutto il mondo, i ricercatori britannici hanno scoperto che il virus si era già iniziato a diffondere in ambito globale verso la fine dello scorso anno.
Il rapporto di ricerca del gruppo è stato pubblicato nella rivista “Infection, Genetics and Evolution”.
Nel rapporto si legge: “I nostri risultati corrispondono alle previsioni fatte in precedenza, secondo cui già alla fine del 2019 il nuovo coronavirus era entrato nell’ospite umano.”
Francois Balloux, ricercatore dell’Istituto genetico dell’University College of London, ha affermato: “Siamo molto, molto, molto certi che l’ingresso del nuovo coronavirus nell’ospite umano sia avvenuto alla fine del 2019.”
Secondo quanto riportato dalla CNN, un medico di un ospedale di Parigi ha affermato di essere già in possesso di nuove prove dimostranti che un paziente in cura nel dicembre del 2019 era infetto dal nuovo coronavirus.
In precedenza era stato affermato che probabilmente già a novembre e dicembre dello scorso anno in Italia era comparsa una polmonite dalle cause sconosciute, la cui sintomatologia aveva portato a sospettare altamente che si trattasse della Covid-19. Ciò significa che prima del suo scoppio in Cina, l’epidemia potrebbe già essere stata diffusa in Lombardia.
Durante un breifing sulla Covid-19 tenuto a Ginevra il 5 maggio, il portavoce dell’OMS ha dichiarato che i reportage della Francia “hanno cambiato la prospettiva sulla pandemia.” Il portavoce ha rivolto un appello agli altri paesi affinchè monitorino i casi di polmonite virale dalle cause sconosciute verificatisi alla fine del 2019, affermando che ciò permetterà a tutto il mondo di avere “una conoscenza nuova e più chiara” dell’epidemia.